2006-09-25 16:43:07

Attaccate altre Chiese in Iraq


(25 settembre 2006 -RV) L’agenzia missionaria AsiaNews ha denunciato due attacchi contro chiese cristiane avvenute ieri in Iraq. Secondo alcuni gli attentati sono riconducibili ad una reazione contro le parole del Papa a Ratisbona. Intanto, i leader religiosi islamici mostrano solidarietà e comprensione verso il Vaticano. In particolare, il rappresentante di Al Sistani, il massimo esponente religioso degli sciiti iracheni, ha espresso il desiderio di poter incontrare il Papa. Il nostro servizio: RealAudioMP3
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Ieri mattina - riferisce AsiaNews - uomini armati hanno attaccato la chiesa caldea dello Spirito Santo di Mosul scaricando almeno 80 colpi contro l’edificio. Per fortuna non c’era la Messa in quel momento – ha detto un fedele – e questo ha evitato il peggio. L’atmosfera in città resta comunque tesa. Nei giorni scorsi milizie musulmane hanno minacciato di uccidere i cristiani e di bruciare le chiese se il vescovo e i sacerdoti cattolici entro 72 ore non avessero condannato pubblicamente il discorso del Papa all’Università di Ratisbona. Sempre ieri a Baghdad due bombe sono scoppiate a breve distanza l’una dall’altra davanti alla chiesa assiro-ortodossa di Santa Maria, nel quartiere centrale di Karrada. Il guardiano della chiesa ha perso la vita, mentre diverse persone sono rimaste ferite. Alcune personalità cattoliche ritengono che l’attentato sia una vendetta di tipo etnico-religioso. In questi giorni infatti il patriarca assiro-ortodosso è in visita alle comunità nel Kurdistan ed è probabile che le bombe siano un messaggio di minaccia, da parte di milizie sunnite o sciite, contro questo legame con i curdi. Nei giorni scorsi il segretario della nunziatura di Baghdad, mons. Thomas Halim Abib, ha incontrato i rappresentanti religiosi dell’islam offrendo loro una traduzione in arabo delle parole del Papa, con l’obiettivo di diffondere presso le rispettive comunità il vero senso dell’intervento del Pontefice. Mons. Thomas ha affermato inoltre che in questi giorni il rappresentante ufficiale del grande ayatollah al Sistani, capo indiscusso dell’Islam sciita in Iraq, ha visitato due volte la nunziatura vaticana, manifestando stima e solidarietà per la Santa Sede. Il rappresentante di al Sistani ha espresso anche il desiderio di recarsi a Roma per incontrare il Papa.
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