Rilasciato in Cina un vescovo cattolico, arrestato perchè consacrato "illegalmente"
secondo Pechino
(21 settembre 2006 - RV) Rilasciato in Cina, dopo cinque giorni di detenzione, il
vescovo di Zhouzhi, mons. Wu Ginjing, consacrato - secondo il governo di Pechino -
‘illegalmente’. Il servizio di Roberta Gisotti
********** PECHINO. = Consacrato
senza il permesso del Governo e segregato per cinque giorni, è stato rilasciato il
vescovo Wu, al momento ricoverato in ospedale, per una leggera commozione cerebrale,
forse a causa delle percosse subite durante la detenzione. Ne dà notizia l'agenzia
missionaria AsiaNews, riportando da fonte anonima che prima del suo rilascio mons.
Wu, 38 anni, è stato costretto ad ''ammettere'' che la sua ordinazione episcopale,
celebrata dal defunto arcivescovo di Xian mons. Li Duan, è “illegale”, avvenuta senza
una precedente elezione da parte del clero diocesano, e che la sua gestione degli
affari della diocesi è attività che viola “i regolamenti religiosi del governo”. Inoltre
ha dovuto promettere di non indossare mai la mitra episcopale o i paramenti liturgici
riservati ai vescovi. La liberazione di mons. Wu - che era stato arrestato la sera
dell’11 settembre da 20 poliziotti in borghese nella sua abitazione - è avvenuta il
16 settembre. La consacrazione di mons. Wu, che risale all’ottobre del 2005, è stata
resa pubblica tre giorni prima la morte mons. Li Duan, il 25 maggio scorso, e due
giorni dopo, nonostante le minacce del governo, mons. Wu ha celebrato la Messa nella
cattedrale di Zhouzhi. Sin dall’ordinazione episcopale il Governo di Pechino aveva
avvertito il presule di “non comportarsi da vescovo”, mentre la Polizia è arrivata
ad impedirgli di portare avanti il suo ministero, “fermandolo per controlli” ogni
volta che vi erano occasioni pubbliche come prime comunioni o cresime. *********