2006-09-19 15:31:24

Un discorso per il dialogo tra fede e ragione: mons. Tomasi interviene all'ONU sulla lectio magistralis di Benedetto XVI a Ratisbona. La riflessione del prof. Riccardi e del prof. Galli della Loggia


(19 settembre 2006 - RV) Al centro del discorso di Benedetto XVI a Ratisbona c’è un rinnovato impegno al dialogo tra le religioni e il rifiuto della violenza, un rifiuto che tutti i credenti, cristiani compresi, devono fare proprio. E’ quanto sottolineato dall’arcivescovo Silvano Maria Tomasi, Osservatore permanente della Santa all’Ufficio ONU di Ginevra, in occasione del suo intervento - ieri -alla seconda sessione del Consiglio sui Diritti Umani. Un intervento tutto dedicato alla lectio magistralis di Benedetto XVI su fede e ragione. Il servizio di Alessandro Gisotti: RealAudioMP3

Anche oggi si registrano misure contrastanti nel mondo islamico alle parole del Papa, mentre il discorso all’Università di Ratisbona viene ritenuto “molto positivo” in una prospettiva di “dialogo” dal primate della comunione anglicana, l’arcivescovo di Canterbury Rowan Williams. Dal canto suo, il presidente iraniano Ahmadinejad ha riconosciuto che le parole del Papa sono “state male interpretate”, ribadendo di rispettare il Pontefice. Intanto, c’è attesa a Roma per l’incontro in Campidoglio, oggi pomeriggio, in cui saranno presenti il cardinale Paul Poupard, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni e l'imam della Moschea di Roma Sami Salem. All’evento prenderà parte anche il fondatore della Comunità di Sant’Egidio, il prof. Andrea Riccardi, che intervistato da Fabio Colagrande si sofferma sul ruolo dei media nella cattiva interpretazione del testo pronunciato dal Santo Padre: RealAudioMP3

Intanto, ci si interroga non solo sulle reazioni nel mondo islamico, ma anche in Occidente. Stefano Fontana, direttore dell’Osservatorio Internazionale cardinale Van Thuan sulla Dottrina Sociale della Chiesa ha dichiarato all’agenzia SIR che ha “stupito il silenzio di capi di Stato e di intellettuali delle nazioni democratiche che nel cattolicesimo e nel cristianesimo trovano uno degli elementi fondamentali della propria civiltà”. L’Occidente, ha proseguito, “non ha trovato il coraggio, a parte qualche caso isolato, di difendere la libertà di espressione che ormai esso non nega più a nessuno”. Proprio su questo aspetto della vicenda, Alessandro Gisotti ha intervistato lo storico Ernesto Galli della Loggia, editorialista del Corriere della Sera: RealAudioMP3

 







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