(18 settembre 2006 - RV) l’assurdo clima di intolleranza, creato dall’errata interpretazione
delle parole del Papa a Ratisbona, ha causato ieri una vittima innocente in Somalia.
Suor Leonella, religiosa italiana 65enne delle Missionarie della Consolata, è stata
barbaramente uccisa da un gruppo di uomini armati nell’ospedale di Mogadiscio, dove
prestava la sua opera di assistenza. Nell’attentato è morta anche la guardia del corpo
della religiosa. “Suor Leonella è una martire che ha dato la sua vita per il popolo
somalo”, ha sottolineato in un’intervista madre Gabriella Bono, superiora delle missionarie
della Consolata. Il servizio di Giulio Albanese:
E per la morte
di Suor Leonella, il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi,
ha espresso profonda tristezza: “Mi pare che sia un episodio frutto della violenza
e dell'irragionevolezza. Seguiamo con preoccupazione questa ondata di odio, sperando
– ha proseguito – che non porti a conseguenze più gravi per la chiesa nel mondo”.
Sui motivi dell’assurda scomparsa di Suor Leonella, Giancarlo La Vella ha raccolto
il commento di mons. Giorgio Bertin, vescovo di Gibuti e amministratore apostolico
di Mogadiscio: