In Messico il candidato sconfitto alle presidenziali, Lopez Obrador, di sinistra,
si autoproclama capo di Stato
(17 settembre 2006 - RV) In Messico l’opposizione di sinistra ha proclamato il suo
leader, Andres Manuel Lopez Obrador, sconfitto alle elezioni presidenziali del 2 luglio
scorso, “presidente legittimo” del Paese. Questa denominazione è stata scelta nel
corso di un raduno di protesta ed ha un ben preciso significato simbolico e politico.
E’ stata infatti scartata l’ipotesi di chiamare Obrador “capo della campagna di resistenza
civile”. In questo modo, secondo gli osservatori, si intende evitare di trasferire
nella piazza il confronto col presidente eletto, Felipe Calderon, per mantenerlo invece
sul piano politico.