2006-09-11 18:26:31

Il Papa in visita al Santuario del Volto Santo a Manoppello


(31 agosto 2006 - RV) Ultimi preparativi a Manoppello, il piccolo centro vicino Chieti che domani accoglierà Benedetto XVI, in visita al Santuario del Volto Santo. Il Papa arriverà nella località abruzzese in elicottero intorno alle 9.45. La visita durerà in tutto due ore, ma assume un valore davvero particolare come ci spiega il nostro inviato a Manoppello, Alessandro Gisotti: RealAudioMP3
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Incastonato tra le vette della Maiella e il mar Adriatico, Manoppello si appresta a vivere domani una giornata storica. Per la prima volta, infatti, un Pontefice si recherà in pellegrinaggio al Santuario del Volto Santo, dove secondo un’antichissima tradizione è custodita la Veronica, ovvero il velo sul quale sarebbe impresso il volto di Gesù. Nel centro abruzzese, poco più di 6 mila abitanti, si respira il clima di festa che prelude ad un grande evento. Drappi bianchi e gialli, i colori della bandiera vaticana, si affacciano dai balconi delle case. L’attesa è vissuta con emozione particolare dai Frati Cappuccini, che attraverso i secoli e mille vicissitudini hanno sempre custodito con cura la reliquia. La visita del Papa durerà circa un paio d’ore. Oltre all’adorazione del Santissimo Sacramento e la venerazione della reliquia è previsto anche un discorso e un breve incontro con il clero locale. I fedeli abruzzesi si raccoglieranno dunque a Manoppello per ascoltare le parole di Papa Benedetto, per la prima volta nella loro terra. Ad attendere il Pontefice ci saranno nella piazza antistante il Santuario almeno 8 mila persone. Molti altri potranno seguire il pellegrinaggio del Papa attraverso dei maxischermi predisposti dal comune. Nutrita la schiera di giornalisti provenienti da tutto il mondo per seguire la visita. Moltissimi i tedeschi.


La visita del Papa assume, peraltro, un duplice valore: oltre ad essere, come ricordato, la prima di un Pontefice, avviene anche in un anno giubilare per il Santuario del Volto Santo. Secondo la tradizione, la sacra reliquia avrebbe fatto la sua apparizione nel centro abruzzese esattamente 500 fa. Di quello straordinario evento scrive nel 1646 un religioso cappuccino, padre Donato da Bomba, che alla Veronica, la “vera icona” del volto di Cristo dedicò una “Relazione Historica”. D’altro canto, per venire ai giorni nostri, negli ultimi anni il padre gesuita Heinrich Pfeiffer, docente di arte cristiana all’Università Gregoriana, ha dimostrato la perfetta sovrapponibilità del volto della Sindone di Torino con il volto di Manoppello. Anche lo studioso tedesco sarà domani a Manoppello. Fervono dunque gli ultimi preparativi, mentre un manifesto accanto al Santuario sintetizza la gioia dei fedeli con il messaggio di benvenuto: “Benedetto chi viene nel nome del Signore”.


Da Manoppello, Alessandro Gisotti, Radio Vaticana.
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Il Santo Padre verrà accolto a Manoppello dalle autorità cittadine e dall’arcivescovo di Chieti-Vasto, mons. Bruno Forte. Proprio al presule abruzzese, l’allora cardinale Joseph Ratzinger aveva promesso che si sarebbe recato in preghiera al Santuario di Manoppello. Una promessa mantenuta, anche una volta eletto Papa. Per una testimonianza sul significato di questo pellegrinaggio di Benedetto XVI al Santuario del Volto Santo, Alessandro Gisotti ha intervistato proprio mons. Bruno Forte: RealAudioMP3

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R. – L’attesa è grandissima ed è un’attesa di fede, perché il Successore di Pietro viene a confermarci nella fede, come è il suo ministero. Ma è anche un’attesa di amore, perché vogliamo bene al Papa e a questo Papa in particolare; ne sentiamo la incidenza profonda nel momento storico, culturale che vive la Chiesa e l’umanità intera e che vive anche la nostra terra. La visita ha – lo dico subito – carattere privato e questo, in qualche modo, la rende anche più intima e familiare per noi. Il Santo Padre incontrerà i sacerdoti, i seminaristi, i religiosi e le religiose e una rappresentanza delle parrocchie dell’arcidiocesi di Chieti-Vasto. Il Papa viene in pellegrinaggio personale al Santuario del Volto di Cristo, del Volto Santo, proprio per sottolineare la centralità nella vita della fede del riferimento al Volto di Gesù. Questo carattere privato e personale rende ancora più intima e perciò più bella questa occasione.


D. – Come è nata, appunto, l’occasione per questa visita di Benedetto XVI al Santuario del Volto Santo di Manoppello?


R. – Il Santo Padre aveva già da tempo avuto notizia di numerosi studi che riportavano al centro dell’interesse questa immagine impressa su un velo che si trova da secoli nel Santuario di Manoppello. Ne avevamo parlato anche prima che egli diventasse Papa ed era suo desiderio visitare questo luogo, proprio per pregare davanti a questa immagine. Poi c’è stata la sua elezione a Pontefice, e questo sembrava in qualche modo rendere molto difficile una sua possibile presenza. Tuttavia, in occasione di un incontro con la Commissione teologica internazionale, di cui faccio parte, io gli avevo rinnovato l’invito a venire a vedere l’immagine ed egli, con grande spontaneità, mi ha detto che sarebbe venuto. Dunque, il pellegrinaggio ha un carattere eminentemente spirituale: il Papa viene a pregare e a venerare l’immagine del Volto di Gesù, quel Volto a cui nel messaggio di Quaresima – bellissimo – di questo 2006, egli dice: “Noi dobbiamo sempre conformare il nostro sguardo”. Sotto quale Volto di Misericordia, il Papa intende mettere anche le grandi intenzioni di preghiera che porta nel cuore per l’umanità e la Chiesa intera, a cominciare da quella della pace, per cui tanto ci ha stimolato a pregare in questo ultimo periodo, con la guerra in Libano, e dall’altra anche l’intenzione della salvaguardia del Creato, ricordando che il 1° settembre è appunto la Giornata della salvaguardia del Creato, promossa dalla Conferenza episcopale italiana. Dunque, una visita di carattere personale, che ha il valore di pellegrinaggio spirituale e che naturalmente non entra nel merito delle questioni di carattere storico, che sono oggi così al centro dell’attenzione degli studiosi – da padre Pfeiffer a tanti altri – relativa alla doppia questione se il Velo di Manoppello si possa identificare con la “Veronica” che era in San Pietro fino agli inizi del Cinquecento, e questa con il Sudario vero e proprio di cui parla Giovanni cap.20 al versetto 6,7 quando dice che Pietro entra nel Sepolcro e vede il Sudario che era sul volto di Gesù. Il Papa non prende posizione su questa questione, che è una questione di studiosi, di storici; egli viene qui come pastore, in pellegrinaggio spirituale al Volto di Gesù.


D. – Benedetto XVI, Papa teologo, tra i più grandi teologi viventi senza dubbio, ama visitare e soffermarsi in preghiera ai santuari: pensiamo quante volte lo ha fatto nel suo periodo di riposo in Valle d’Aosta; pochi giorni fa, a sorpresa, si è recato al Santuario di Nemi con il fratello Georg, ed ora a Manoppello …


R. – Io credo che questo sia un aspetto molto significativo della personalità profondamente spirituale di questo Papa e teologo che è Joseph Ratzinger. C’è come il bisogno di sottolineare che il cristianesimo non è una gnosi, cioè non è una religione dell’intelligenza e basta, come si potrebbe essere tentati di pensare riflettendo su una figura di statura intellettuale così alta come la sua. Il cristianesimo coinvolge tutta la realtà dell’uomo e tutti i sensi della persona umana e proprio in questo modo è capace di redimere dal profondo la pienezza dell’umanità. Anche questi segni – il pellegrinaggio, il movimento fisico verso un luogo, la venerazione di un segno, di un’immagine, il richiamare con intensità l’urgenza di porsi sotto lo sguardo di Gesù e di conformarsi al suo sguardo, sono un modo – a mio avviso, anche catecheticamente molto espressivo – per ricordarci questa grande verità, che il cristianesimo non è la salvezza dalla storia, ma è la salvezza della storia, cioè che tutto l’essere umano, nella integralità di tutti i suoi sensi è stato in qualche modo assunto e salvato dal Verbo di Dio che si è fatto carne per noi.


D. – Quali sono le sue aspettative per il ‘dopo’? Cioè, dopo un momento di grande significatività, direi proprio storico, per la comunità dell’Abruzzo, come la prima visita di un Papa al Santuario di Manoppello …


R. – Le mie aspettative sono in profonda sintonia con il carattere che il Santo Padre dà a questo pellegrinaggio, cioè un carattere spirituale. Io mi auguro che sia un’occasione per ravvivare nel cuore di tutto il popolo dell’arcidiocesi di Chieti-Vasto e naturalmente di tutti quelli che ci seguiranno anche attraverso la televisione, questo grande amore al Volto di Gesù, questo desiderio di conformarci al Suo sguardo che è uno sguardo di misericordia, lo sguardo con cui Egli guarda con compassione le folle, le folle stanche e affamate e poi questo impegno a rimettere al centro di tutto ciò che siamo e facciamo, come singoli e come Chiesa, la sequela di Gesù che è veramente la bellezza che salverà il mondo.
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