In Costa Rica i vescovi denunciano l'idolatria del denaro, del potere e del piacere
(7 settembre 2006 - RV) Documento dei vescovi della Costa Rica a sostegno di “una
societa’ piu’ giusta, democratica e solidale”, che favorisca la crescita economica
e lo sviluppo per sconfiggere la poverta’ e contrastare la violenza. Il servizio
di Luis A. Badilla Morales.
********** SAN JOSE’. = L’episcopato della Costa
Rica, riunito in plenaria, ha ribadito di voler “accompagnare, responsabilmente, il
popolo costaricense nel conseguimento delle sue aspirazioni più alte e nella costruzione
di una società più giusta, democratica e solidale”, che consenta “le trasformazioni
istituzionali” necessarie, il rafforzamento “della crescita e dello sviluppo”, allo
scopo di “eliminare la povertà e l’iniquità” e di favorire “lo sviluppo sostenibile”
e “la competitività internazionale dell’economia”. I presuli della Costa Rica esprimono
inoltre “una profonda preoccupazione per la spirale di violenza che si è scatenata
nel Paese e anche per la crescita della insicurezza cittadina”. Nel riconoscere gli
sforzi delle autorità volte a mettere sotto controllo questo fenomeno, i vescovi sottolineano
di condividere “gli aneliti dei cittadini che desiderano conservare il dono prezioso
della pace”, ed esprimendo preoccupazione per “una violenza che spesso si manifesta
aggressivamente, all’interno delle famiglie, nella vita pubblica e addirittura nello
sport. La violenza può finire per soppiantare la cultura della pace, soprattutto se
non mette sotto controllo tutto ciò che finisce per impadronirsi impercettibilmente
dell’animo di molti. Va sempre ribadito che la vita, la sicurezza e la dignità sono
diritti fondamentali e inviolabili di ogni essere umano”. “Le radici della violenza”,
rammentano i presuli, “si trovano nel disordine personale, familiare e morale e sono
disordini che annidano in tre idoli: il dio-denaro, il dio-potere e il dio-piacere,
davanti ai quali l’uomo e la donna moderni soccombono”. Guardando al futuro, i vescovi
ricordano: “Domenica 3 dicembre siamo tutti convocati ad eleggere Sindaci (e altri
rappresentanti territoriali). L’astensionismo altissimo registrato nelle precedenti
elezioni amministrative ci preoccupa e perciò, oggi, formuliamo un accorato appello
affinché tutti i cittadini facciano uso del proprio diritto al voto. L’esercizio di
questo diritto riafforza la democrazia e consente l’accesso al governo della cosa
pubblica dei migliori”. Di fronte alla probabile firma di un Trattato di libero commercio
(TLC) tra la Costa Rica e gli Stati Uniti, proposta fortemente voluta dal presidente
Oscar Arias e, al tempo stesso, contestata da parte di molti settori produttivi -
in particolare gli agricoltori - che temono conseguenze negative, i vescovi scrivono:
“Facciamo un appello fraterno a tutti perché si possano superare i contrasti polemici
impegnandosi, invece, con animo sereno e guardando anzitutto al bene comune della
Costa Rica, nella ricerca di strade che portino all’intesa, al dialogo e agli accordi
in sede parlamentare, così come ad ogni livello sociale”. “Si tratta di raggiungere
un’intesa capace di mantenere la pace sociale”. **********