2006-09-07 15:53:42

In Costa Rica i vescovi denunciano l'idolatria del denaro, del potere e del piacere


(7 settembre 2006 - RV) Documento dei vescovi della Costa Rica a sostegno di “una societa’ piu’ giusta, democratica e solidale”, che favorisca la crescita economica e lo sviluppo per sconfiggere la poverta’ e contrastare la violenza. Il servizio di Luis A. Badilla Morales.

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SAN JOSE’. = L’episcopato della Costa Rica, riunito in plenaria, ha ribadito di voler “accompagnare, responsabilmente, il popolo costaricense nel conseguimento delle sue aspirazioni più alte e nella costruzione di una società più giusta, democratica e solidale”, che consenta “le trasformazioni istituzionali” necessarie, il rafforzamento “della crescita e dello sviluppo”, allo scopo di “eliminare la povertà e l’iniquità” e di favorire “lo sviluppo sostenibile” e “la competitività internazionale dell’economia”. I presuli della Costa Rica esprimono inoltre “una profonda preoccupazione per la spirale di violenza che si è scatenata nel Paese e anche per la crescita della insicurezza cittadina”. Nel riconoscere gli sforzi delle autorità volte a mettere sotto controllo questo fenomeno, i vescovi sottolineano di condividere “gli aneliti dei cittadini che desiderano conservare il dono prezioso della pace”, ed esprimendo preoccupazione per “una violenza che spesso si manifesta aggressivamente, all’interno delle famiglie, nella vita pubblica e addirittura nello sport. La violenza può finire per soppiantare la cultura della pace, soprattutto se non mette sotto controllo tutto ciò che finisce per impadronirsi impercettibilmente dell’animo di molti. Va sempre ribadito che la vita, la sicurezza e la dignità sono diritti fondamentali e inviolabili di ogni essere umano”. “Le radici della violenza”, rammentano i presuli, “si trovano nel disordine personale, familiare e morale e sono disordini che annidano in tre idoli: il dio-denaro, il dio-potere e il dio-piacere, davanti ai quali l’uomo e la donna moderni soccombono”. Guardando al futuro, i vescovi ricordano: “Domenica 3 dicembre siamo tutti convocati ad eleggere Sindaci (e altri rappresentanti territoriali). L’astensionismo altissimo registrato nelle precedenti elezioni amministrative ci preoccupa e perciò, oggi, formuliamo un accorato appello affinché tutti i cittadini facciano uso del proprio diritto al voto. L’esercizio di questo diritto riafforza la democrazia e consente l’accesso al governo della cosa pubblica dei migliori”. Di fronte alla probabile firma di un Trattato di libero commercio (TLC) tra la Costa Rica e gli Stati Uniti, proposta fortemente voluta dal presidente Oscar Arias e, al tempo stesso, contestata da parte di molti settori produttivi - in particolare gli agricoltori - che temono conseguenze negative, i vescovi scrivono: “Facciamo un appello fraterno a tutti perché si possano superare i contrasti polemici impegnandosi, invece, con animo sereno e guardando anzitutto al bene comune della Costa Rica, nella ricerca di strade che portino all’intesa, al dialogo e agli accordi in sede parlamentare, così come ad ogni livello sociale”. “Si tratta di raggiungere un’intesa capace di mantenere la pace sociale”.
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