Ucciso un missionario cattolico in Papua Nuova Guinea
(3 settembre 2006 - RV) Stava guidando un furgone quando è stato raggiunto da una
lancia d’acciaio che lo ha colpito a morte. È spirato così fratel Augustine Taiwa,
appartenente ai Fratelli di San Giovanni di Dio, detti anche ‘Fatebenefratelli’, con
sede ad Aitape e Wewak, in Oceania. L’aggressione, di cui si ignorano le cause, è
avvenuta il 28 agosto scorso, nei pressi di Port Moresby, capitale della Papua Nuova
Guinea. Come riportato dall’agenzia Fides, il missionario, 40 anni, originario della
Nuova Britannia Orientale, è stato colpito vicino all’Istituto Xavier di Bomana, dove
negli ultimi tre anni aveva ricoperto l’incarico di Coordinatore dei corsi pastorali.
In stretto contatto con la popolazione locale, fratel Augustine non temeva affatto
di essere ucciso. Secondo alcune fonti, l’aggressore ha lanciato l’arma contro il
veicolo ed ha colpito il missionario alla testa. Soccorso immediatamente, il missionario
è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Port Moresby, dove è stato dichiarato
morto. La cattura del responsabile del delitto, già noto alla polizia locale, e di
altri due complici, sarebbe imminente. L’assistente della vittima, Suor Mariah Koae,
ha detto che l’aggressione ha scioccato le istituzioni, che hanno condannato l’accaduto.