Starebbe bene padre Sirop, il sacerdote cattolico rapito il 15 agosto scorso in Iraq
e ancora nelle mani dei sequestratori
(3 settembre 2006 - RV) “Sono padre Sirop, sto bene in salute e sono nelle mani degli
uomini che mi hanno rapito”: questo il breve colloquio telefonico che si è svolto
una settimana fa tra padre Saad Sirop Hanna, il sacerdote cattolico della Chiesa caldea
rapito il 15 agosto a Baghdad, in Iraq, e il Patriarca di Babilonia dei Caldei, Emmanuel
Delly III. Lo ha detto ieri all’agenzia MISNA lo stesso Patriarca, precisando che
non ci sono dubbi sul fatto che fosse padre Sirop a parlare al telefono, poiché ha
accennato al tema della sua tesi di laurea. Al termine della telefonata, ha detto
il Patriarca, i rapitori avevano assicurato che l’ostaggio sarebbe stato rilasciato
immediatamente, ma da allora non si hanno più sue notizie. Secondo un deputato iracheno,
il sacerdote si troverebbe ora nelle mani di altri sequestratori. Inoltre, alcune
indiscrezioni raccolte in ambienti religiosi e non ancora confermate, sostengono che,
nel corso degli ultimi contatti, i rapitori avrebbero avanzato “richieste politiche”
non meglio definite. Negli ambienti cristiani di Baghdad, la preoccupazione per la
sorte di padre Hanna continua a crescere, poiché nessuno degli altri religiosi sequestrati
finora in Iraq è rimasto in ostaggio per più di 24 ore. Lo scorso 19 agosto, anche
Benedetto XVI ha chiesto la liberazione del sacerdote. In un telegramma a firma del
cardinale segretario di Stato, Angelo Sodano, e indirizzato a Sua Beatitudine Emmanuel
Delly III, il Papa ha rivolto “un accorato appello ai rapitori affinché il giovane
sacerdote possa essere rilasciato immediatamente” e possa così “tornare a servire
Dio, la comunità cristiana e i suoi concittadini”. Il Pontefice, si legge nel telegramma,
esprime inoltre la sua “vicinanza spirituale” alla Chiesa e al popolo iracheno, così
duramente provato e rivolge un pensiero a “tutte le vittime dei rapimenti” in Iraq,
pregando affinché questo “terribile flagello” possa avere fine.