2006-09-03 16:17:30

Nuovo sbarco d'immigrati in Sicilia: almeno 9 i morti


(3 settembre 2006 - RV) Otto immigrati sono morti nei giorni scorsi, durante una traversata nel Canale di Sicilia, e i loro corpi sono stati gettati in mare dai compagni di viaggio. È questo il racconto che 19 extracomunitari provenienti dalla Libia, dopo 12 giorni trascorsi in mare senza cibo né acqua, hanno fatto ieri agli uomini della guardia costiera di Portopalo di Capo Passero, nei pressi di Siracusa, in Sicilia, appena giunti in terra ferma. I clandestini sono stati soccorsi a circa 60 miglia a sud-est delle coste siracusane. Uno di loro, con principi di ustioni di secondo grado, è morto nella notte nell’ospedale di Noto, dove sono stati ricoverati altri suoi tre compagni di viaggio. Nelle ultime ore, tre cadaveri sono stati recuperati in mare a circa 5 miglia da Lampedusa, grazie all’intervento della Capitaneria di Porto. Secondo gli investigatori, due dei corpi ritrovati potrebbero appartenere ai clandestini morti nel naufragio avvenuto nel Canale di Sicilia lo scorso 18 agosto, in cui persero la vita dieci extracomunitari e 40 risultarono i dispersi. E gli sbarchi continuano anche nella Penisola Iberica: oltre 800 clandestini sono arrivati ieri sulle coste delle isole Canarie, dove nel solo mese di agosto sono giunti 5 mila immigrati subsahariani. Un’ondata definita “inarrestabile” dal ministro dell’Interno spagnolo Alfredo Perez Rubalcaba, mentre proprio nei giorni scorsi il vicepremier, Maria Teresa Fernandez de la Vega, ha chiesto aiuto all’Unione Europea, recandosi in missione a Bruxelles e ad Helsinki, capitale della Finlandia, attualmente alla presidenza dell’UE. Il Commissario europeo per la Giustizia, libertà e sicurezza, Franco Frattini, ha annunciato ieri che rivolgerà un appello ai Paesi dell’UE perché dimostrino “tanta solidarietà con la Spagna così come hanno fatto con in Libano”. Nel mese di settembre, inoltre, è previsto a Madrid un vertice dei ministri dell’Interno europei.







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