C'è una ragione in
più per sperare nella fine della guerra civile che da quasi vent'anni insanguina il
Nord dell'Uganda. La tregua e l'avvio dei colloqui di pace tra i ribelli del 'Lord
Resistance Army' e il governo di Kampala potrebbero condurre alla fine di un conflitto
che ha causato decine di migliaia di vittime civili e costretto più di un milione
di persone nei campi profughi. Una guerra di cui sono prime vittime i bambini
costretti a combattere per i guerriglieri. Per la Comunità di Sant'Egidio, tra i mediatori
internazionali, 'è un primo passo significativo'.