Vertice Ue a Bruxelles: in Libano 6.900 militari europei
(26 agosto 2006 - RV) Un grande successo, dunque. Questo il commento di Kofi Annan
al summit dell’Unione Europea, che ieri ha visto seduti allo stesso tavolo i ministri
degli Esteri dei 25, che parteciperanno praticamente tutti alla forza multinazionale
d’interposizione, con 6.900 uomini. Per il momento il comando andrà alla Francia,
ma a partire dal febbraio 2007, passerà all’Italia, Paese che dispiegherà la forza
più consistente: oltre 3.000. Il servizio da Bruxelles di Laura Forzinetti:
E in Israele
ci sono state immediate reazioni alle decisioni europee di Bruxelles. Lo Stato ebraico
non toglierà il blocco aereo e navale, finché non sarà schierato il contingente dell’Onu.
Lo ha fatto sapere ieri il governo dello Stato ebraico, sempre alle prese con una
crescente opposizione interna. Il servizio di Graziano Motta:
L’Unione
Europea ha parlato, ieri, con una sola voce. A Bruxelles decisioni importanti per
il Libano. Che influenza ha sugli equilibri dell’intero Medio Oriente questa massiccia
presenza europea? Salvatore Sabatino lo ha chiesto a Guido Olimpio, esperto dell'area
mediorientale del Corriere della Sera:
E sulla
partecipazione italiana al contingente di pace in Libano è intervenuto ieri al Meeting
di Rimini, di Comunione e Liberazione, il leader della Casa delle Libertà, Silvio
Berlusconi. La nostra inviata a Rimini, Debora Donnini:
Per sollecitare
una rapida soluzione del conflitto in Medio Oriente, si terrà oggi ad Assisi una manifestazione
nazionale per la pace, organizzata dalla Tavola della Pace e dal Coordinamento nazionale
degli enti locali per la pace. Alla manifestazione hanno già aderito associazioni,
organizzazioni, parlamentari e artisti. Chiara Di Mattia ha raccolto il commento di
Flavio Lotti, il coordinatore della Tavola della pace. Ascoltiamo: