Israele e Libano soddisfatti per le decisioni Ue. Prodi e Annan: quella palestinese
è la questione principale. Ad Assisi imponente marcia per la pace
(26 agosto 2006 - RV) Soddisfazione di Israele e Libano all’indomani della decisione
presa a Bruxelles dai ministri degli esteri dell’Unione Europea di inviare quasi 7
mila uomini in Medio Oriente sotto l’egida delle Nazioni Unite. Il segretario generale
dell’ONU Kofi Annan ha parlato di forza “robusta e credibile” e con il presidente
del consiglio italiano Prodi ha concordato che centrale nell’area rimane la questione
palestinese. Massimiliano Menichetti
L’Unione
Europea ha parlato, ieri, con una sola voce. A Bruxelles decisioni importanti per
il Libano. Che influenza ha sugli equilibri dell’intero Medio Oriente questa massiccia
presenza europea? Salvatore Sabatino lo ha chiesto a Guido Olimpio, esperto dell'area
mediorientale del Corriere della Sera:
Forza
Onu: con questo incitamento affidato ad uno striscione si è aperta oggi pomeriggio
la grande marcia nazionale per la pace in Medio Oriente organizzata ad Assisi dalla
Tavola della Pace e dal coordinamento nazionale degli enti locali per la pace. Molti
i messaggi di sostegno arrivati ad Assisi, tra i quali quello di mons. Michel Sabbah.
Quello che accade oggi, giorno dopo giorno, a Gaza e in Cisgiordania ed è accaduto
in 33 giorni di guerra in Libano è semplicemente disumano, è stato il monito del patriarca
latino di Gerusalemme. Servizio di Chiara Di Mattia