2006-08-18 12:33:31

Libano: l'Italia dice sì alla partecipazione alla missione Onu


(18 agosto 2006 - RV) Dopo circa 40 anni, le truppe governative di Beirut sono tornate nel Libano del sud, finora territorio incontrastato degli Hezbollah. Oltrepassato il fiume Litani, i primi 2.500 soldati regolari hanno raggiunto la cittadina a maggioranza cristiana di Marjayoun e la località di Khiam, a soli 7 chilometri dal territorio d'Israele. Nello Stato ebraico, intanto, si moltiplicano le polemiche sulla campagna militare nel Paese dei cedri. Da Gerusalemme, Barbara Schiavulli: RealAudioMP3


Intanto, è sempre preoccupante l’emergenza umanitaria per quasi 1 milione di sfollati libanesi che, dopo la tregua, cercano di rientrare nelle loro case, molte delle quali completamente distrutte. Tanti gli organismi internazionali che si sono attivati per aiutarli; tra questi anche la Caritas. Ma di che cosa hanno urgente bisogno i senzatetto? Massimiliano Menichetti lo ha chiesto a Raymond El Hachem, oggi volontario nell’area del conflitto, e già segretario generale di Caritas Libano: RealAudioMP3

La nuova Unifil - prevista dalla risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite - sarà una forza ben armata, ma non offensiva. Lo ha precisato il segretario generale aggiunto dell’Onu, Mark Malloch Brown, aprendo al Palazzo di Vetro la riunione dei Paesi contributori di uomini e mezzi per la forza internazionale di 15 mila caschi blu incaricata di vigilare sul cessate il fuoco in Libano. Sentiamo Elena Molinari: RealAudioMP3

In Italia, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla missione Onu al confine tra Israele e Libano. Il Cdm, riunito in seduta straordinaria, ha approvato all’unanimità l’invio di un contingente italiano. L’autorizzazione verrà ora sottoposta all’approvazione del Parlamento. Il servizio di Giampiero Guadagni: RealAudioMP3


SERVIZIO GUADAGNI








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