Libano: dopo 40 anni il controllo del sud all'esercito di Beirut
(18 agosto 2006 - RV) Dopo circa 40 anni, le truppe governative di Beirut sono tornate
nel Libano del sud, finora territorio incontrastato degli Hezbollah. Oltrepassato
il fiume Litani, i primi 2.500 soldati regolari hanno raggiunto la cittadina a maggioranza
cristiana di Marjayoun e la località di Khiam, a soli 7 chilometri dal territorio
d'Israele. Nello Stato ebraico, intanto, si moltiplicano le polemiche sulla campagna
militare nel Paese dei cedri. Da Gerusalemme, Barbara Schiavulli:
La nuova
Unifil - prevista dalla risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni
Unite - sarà una forza ben armata, ma non offensiva. Lo ha precisato il segretario
generale aggiunto dell’Onu, Mark Malloch Brown, aprendo al Palazzo di Vetro la riunione
dei Paesi contributori di uomini e mezzi per la forza internazionale di 15 mila caschi
blu incaricata di vigilare sul cessate il fuoco in Libano. Ci riferisce Elena Molinari:
E mentre l’Onu
lavora per la stabilizzazione dell’area, rimane l’emergenza umanitaria degli sfollati
Libanesi. Sarebbero quasi un milione. Circa 200 mila sono fuggiti dal Paese, altri
hanno trovato rifugio presso famiglie, altri ancora cercano di tornare alle proprie
abitazioni sperando di trovarle intatte. Molti gli organismi internazioni che si sono
attivati per aiutare la popolazione, tra questi anche la Caritas. Massimiliano Menichetti
ha raggiunto telefonicamente in Libano, Raymond El Hachem oggi volontario Caritas
ex segretario generale di Caritas Libano.