Nella Festa dell'Assunzione il Papa affida alla Regina della pace le ansie dell'umanità
per ogni luogo straziato dalla violenza
(15 agosto 2006 - RV) Nella Festa dell’Assunzione della Vergine il Papa durante l’Angelus
a Castel Gandolfo, invoca Maria, Regina della pace, perché ottenga la concordia per
tutto il mondo. Il suo pensiero è andato ancora una volta al Libano e alla Terra Santa,
ma anche all’Iraq e allo Sri Lanka. Il servizio di Sergio Centofanti.
******** Il
Papa parla della “consolante verità di fede” dell’Assunzione in cielo di Maria: “nel
suo trionfo – rileva - il popolo cristiano pellegrino nella storia intravede il compimento
delle sue attese e il segno certo della sua speranza”. “Maria – aggiunge Benedetto
XVI – è esempio e sostegno per tutti i credenti: ci incoraggia a non perderci di
fiducia dinanzi alle difficoltà e agli inevitabili problemi di tutti i giorni. Ci
assicura il suo aiuto e ci ricorda che l’essenziale è cercare e pensare alle cose
di lassù, non a quelle della terra” :
“Presi dalle occupazioni quotidiane
rischiamo infatti di ritenere che sia qui, in questo mondo nel quale siamo solo di
passaggio, lo scopo ultimo dell’umana esistenza. Invece è il Paradiso la vera meta
del nostro pellegrinaggio terreno. Quanto diverse sarebbero le nostre giornate se
ad animarle fosse questa prospettiva! Così è stato per i santi. Le loro esistenze
testimoniano che quando si vive con il cuore costantemente rivolto al cielo, le realtà
terrene sono vissute nel loro giusto valore perché ad illuminarle è la verità eterna
dell’amore divino”.
Quindi il Papa invoca l’intercessione della Vergine per
la pace:
“Alla Regina della pace, che contempliamo nella gloria celeste, vorrei
affidare ancora una volta le ansie dell’umanità per ogni luogo del mondo straziato
dalla violenza”.
Il Papa si unisce a quanti si sono raccolti nel Santuario
di Nostra Signora del Libano ad Harissa per una Celebrazione eucaristica presieduta
dal Cardinal Roger Etchegaray, che si è recato in Libano come suo Inviato Speciale,
“per portare conforto e concreta solidarietà a tutte le vittime del conflitto e pregare
per la grande intenzione della pace”. Ed esprime anche la sua comunione anche con
i Pastori e i fedeli della Chiesa in Terra Santa, riuniti nella Basilica dell’Annunciazione
a Nazareth, attorno al rappresentante pontificio in Israele e Palestina, l’arcivescovo
Antonio Franco, “per pregare per le stesse intenzioni”. Il pensiero del Papa si volge
infine anche ad altri due Paesi sconvolti da drammatiche guerre:
“Il mio pensiero
va pure alla cara Nazione dello Sri Lanka, minacciata dal deterioramento del conflitto
etnico; all’Iraq, dove la spaventosa e quotidiana scia di sangue allontana la prospettiva
della riconciliazione e della ricostruzione. Ottenga Maria per tutti sentimenti di
comprensione, volontà di intesa e desiderio di concordia!” **********