Festa dell'Assunzione: la riflessione di padre Toniolo
(15 agosto 2006 - RV) Sull’importanza e il significato della festa dell’Assunzione,
Giovanni Peduto ha intervistato padre Ermanno Toniolo, docente di mariologia:
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– Innanzitutto, confermo che la festa dell’Assunzione è la più grande delle feste
mariane, come sentita, come vissuta e come celebrata dal Popolo di Dio, specialmente
in Oriente. Per quanto riguarda, invece, il significato profondo, teologico di questa
festa, possiamo risalire al principio primo, a Dio Padre. Il nostro Papa ha mandato
una lettera enciclica a tutta la Chiesa, “Deus caritas est”: è da Dio-amore che tutto
sgorga. Un progetto d’amore che percorre tutta la storia. Ma non è una storia segnata
soltanto da sangue, da guerre, da contraddizioni purtroppo volute dall’uomo; è una
storia nella quale Dio misteriosamente cammina, perché dopo aver mandato il Figlio,
tutti possano essere recuperati in Lui e ridiventare in Lui un solo corpo, una sola
famiglia nell’eternità beata. Il termine, dunque, dell’amore di Dio – Deus caritas
est – è che tutti gli uomini, partecipando oggi alla pienezza della sua grazia, possano
domani partecipare alla pienezza eterna della sua beatitudine che è indescrivibile
e inimmaginabile. Maria è il modello compiuto.
D. – Alla definizione dommatica
di Maria assunta in anima e corpo in cielo si è arrivati dopo quasi duemila anni,
mentre fin dai primi secoli cristiani in Oriente già si parlava di ‘dormitio Virginis’,
quindi dell’assunzione di Maria al cielo. Come mai questo ritardo?
R. – Io
penso che la dogmatizzazione delle verità deve necessariamente percorrere un lungo
cammino ed essere molto attenta e prudente, perché dire ‘dogma’ vuol dire ‘verità
definita’. Ora, per arrivare a una verità definita come verità divina, bisogna avere
i fondamenti biblici, i fondamenti tradizionali, bisogna ricorrere ad un’immensa categoria
metodologica, e in particolare bisogna che tutta la Chiesa sia consenziente, il sensus
fidei. Ora, la verità dell’Assunzione di Maria era recepita da tutte le Chiese, era
nel cuore di tutti gli uomini. Non può essere corrotta dalla morte Colei che ha generato
Dio; non può essere corrotta dalla morte Lei che è l’Immacolata Vergine; non può essere,
la Tutta Santa, annoverata insieme con tutti noi peccatori. Ecco allora che il senso
della fede dice: ‘Lei doveva avere una fine speciale, proprio perché speciale è il
suo inizio, speciale la sua vita, speciale la sua collaborazione con Cristo e soprattutto
singolare ed unico il suo rapporto con Dio e la sua maternità divina’. E allora, la
dogmatizzazione è, per così dire: mettiamo il punto definitivo di sicurezza su quello
che tutta una Chiesa da sempre ha sentito e vissuto.
D. – Abbiamo parlato del
significato di questa verità di fede, e cioè dell’Assunzione di Maria in anima e corpo
in cielo; ma vediamo cosa dice oggi questa solennità all’uomo del nostro tempo …
R.
– Innanzitutto, possiamo dire, partendo da Dio, che noi siamo gli amati da Dio. Dio
ci ha tutti predestinati alla gloria. Ci ha tutti predestinati – ricordiamo San Paolo
– ad essere suoi figli immacolati e santi nell’amore. Ci ha già glorificati con Cristo,
direbbe San Paolo nella Lettera ai Romani; già sediamo con Cristo nei Cieli. Quindi,
tutti noi già siamo glorificati anche se non vediamo ancora realizzato questo progetto
di Dio. Fedele, Dio, che compirà ciò che ha promesso. E dunque il senso dell’Assunzione,
oggi, è la sicurezza di essere gli amati da Dio. L’Uomo è la creatura amata da Dio,
centro dell’universo, costituito quasi punto di ricapitolazione di tutto il creato
invisibile e visibile per portare il mondo a Dio. Cristo è diventato il ricapitolatore
di tutte le creature e il salvatore delle creature decadute, nel Suo sangue versato,
ma anche il datore della vita nella sua glorificata umanità, che siede alla destra
del Padre. Maria chi è? Il campione della redenzione. Il campione dell’accoglienza
della grazia. Il campione del vivere nella grazia senza intaccare mai l’amicizia con
Dio, e quindi Immacolata sempre. Maria è la realizzazione del progetto di Dio. Noi
contempliamo in Lei ciò che Dio avrebbe voluto, ma in pienezza non ha potuto realizzare
per ciascuno di noi. Ma lo realizzerà lo stesso, nonostante le tribolazioni, possiamo
dire, le seduzioni, le aberrazioni del mondo. Lo realizzerà lo stesso perché ultimo
a vincere sarà sempre Dio. **********