2006-08-10 14:09:24

La Chiesa ricorda San Lorenzo, martire


(10 agosto 2006 - RV) La Chiesa ricorda oggi San Lorenzo, martire. Era un giovane diacono Lorenzo; vissuto a Roma nel III secolo, aveva il compito di distribuire ai poveri quanto la comunità cristiana metteva in comune per le necessità dei fratelli. Ma assisteva anche il vescovo dell’Urbe nelle celebrazioni e distribuiva il pane della mensa eucaristica. Era l’anno 258 quando l’imperatore Valeriano proibì ai cristiani di radunarsi, vietò l’accesso alle catacombe, dove i cristiani solevano riunirsi per rendere culto ai defunti, e ordinò la condanna a morte per presbiteri e vescovi. Ad essere arrestato fu anche papa Sisto II, che incontrato il suo diacono Lorenzo gli diede le ultime raccomandazioni perché non venisse meno il servizio alla comunità cristiana. Convinto che la Chiesa possedesse chissà quali ricchezze, il prefetto di Roma fermò allora il giovane intimandogli di consegnargliele. Lorenzo rispose che aveva bisogno di tempo, così distribuì agli indigenti le donazioni affidate alla sua amministrazione e poi si presentò al prefetto. “Ecco, i tesori della Chiesa sono questi” gli disse mostrandogli i malati, gli storpi e gli emarginati che lo accompagnavano. Fu condannato a morte e il suo corpo venne sepolto in una tomba sulla via Tiburtina, dove poi Costantino fece costruire una basilica. E oggi, nella parrocchia di Sant’Anna in Vaticano, per ricordare il martire resta esposto per tutta la giornata il reliquiario che contiene il suo cranio, custodito durante l’anno nella cappella Redemptoris Mater, la cappella del Papa. Venerando il diacono romano la tradizione ha denominato “fuochi di San Lorenzo” le stelle cadenti della notte del 10 agosto. La coincidenza del passaggio degli asteroidi della costellazione di Perseo nell’orbita terrestre nel giorno in cui Lorenzò subì il martirio, ha fatto sì che le scie luminose lasciate dai corpi celesti venissero viste come le scintille della graticola sulla quale il diacono sarebbe stato arso o le lacrime da lui versate prima della morte. Un segno di speranza che ogni anno San Lorenzo dona a quanti credono in Cristo, per ricordare che, caduto sulla terra, solo se muore il chicco di grano produce molto frutto.








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