All'Angelus nuovo appello del Papa per la pace in Medio Oriente
(6 agosto 2006 - RV) Il Papa oggi all’Angelus a Castel Gandolfo ha lanciato un nuovo
appello di pace “per le popolazioni del Medio Oriente sconvolte da lotte fratricide”.
E nella Festa della Trasfigurazione ha invitato tutti ad aprire gli occhi del cuore
sul mistero della luce di Dio che vince il potere delle tenebre del male: nessuno
– ha detto – si sottragga al “dovere” della pace, “impegno di tutti gli uomini di
buona volontà”. Il servizio di Sergio Centofanti.
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Festa della Trasfigurazione il Papa ha parlato della luce della vita e delle tenebre
del male. La luce – ha affermato - è un segno che rivela qualcosa di Dio: è come
il riflesso della sua gloria e descrive la stessa essenza di Dio. Nel volto trasfigurato
di Gesù brilla un raggio della luce divina, anticipo della Risurrezione:
“La
sua risurrezione ha debellato per sempre il potere delle tenebre del male. Con Cristo
risorto trionfano la verità e l’amore sulla menzogna e il peccato. In Lui la luce
di Dio illumina ormai definitivamente la vita degli uomini e il percorso della storia:
“Io sono la luce del mondo – Egli afferma nel Vangelo –. Chi segue me, non camminerà
nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Gv 8,12).
“Quanto abbiamo bisogno,
anche in questo nostro tempo – ha esclamato - di emergere dalle tenebre del male,
per sperimentare la gioia dei figli della luce!”. Il male, le tenebre sono la guerra:
e il Papa affida all’intercessione della Vergine il dono della pace per le popolazioni
del Medio Oriente:
“Ben sappiamo che la pace è prima di tutto dono di Dio,
da implorare con insistenza nella preghiera, ma in questo momento vogliamo anche ricordare
che essa è impegno di tutti gli uomini di buona volontà. Che nessuno si sottragga
a tale dovere! Pertanto, di fronte all’amara constatazione che finora sono rimaste
inascoltate le voci che chiedevano un immediato cessate-il-fuoco in quella martoriata
regione, sento l’urgenza di rinnovare il mio pressante appello in tal senso, chiedendo
a tutti di offrire il loro fattivo contributo alla costruzione di una pace giusta
e duratura”.
Infine Benedetto XVI ricorda che proprio 28 anni fa, il 6 agosto
del 1978, si spegneva a Castel Gandolfo, nella Festa della Trasfigurazione, Papa Paolo
VI:
“Lo ricordiamo in questo anniversario con animo grato a Dio, che ne ha
fatto dono alla sua Chiesa negli anni tanto importanti del Concilio e del dopo Concilio”. **********