A 450 anni dalla morte di Sant’Ignazio di Loyola il suo spirito “giovane” non smette
di attrarre anime a Dio. La riflessione di padre Edward Mercieca
(30 luglio 2006 - RV) Alle sette del mattino del 31 luglio del 1556, dopo una nottata
molto sofferta, Ignazio di Loyola moriva a Roma, all’età di 65 anni, accompagnato
dalla benedizione di Papa Paolo IV. La Compagnia di Gesù, fondata un quindicennio
prima, perdeva la guida diretta del suo straordinario fondatore, la cui figura suscita
ancora ammirazione a fascino a 450 anni di distanza, specialmente tra i giovani di
tutto il mondo. Come si spiega questo fenomeno? Ecco l’opinione del padre gesuita
Edward Mercieca, direttore del Centro di Spiritualità ignaziana, intervistato da Luis
Badilla: