La Conferenza di Roma sul Libano chiede alle parti la tregua
(27 luglio 2006 - RV ) Un forte impegno comune per riportare la pace in Libano e per
costruire un clima di stabilità nell’intero Medio Oriente. Con questo intento si è
conclusa ieri a Roma, presso il ministero degli Affari esteri, l’attesa Conferenza
internazionale per il Libano. Al termine, la conferenza stampa, in cui sono state
presentate alla stampa le decisioni prese dalle delegazioni di 15 Paesi, dell’Onu,
dell’Unione Europea e della Banca Mondiale, che hanno partecipato al vertice. Presente,
in qualità di osservatore della Santa Sede, mons. Giovanni Lajolo, segretario vaticano
per i rapporti con gli Stati. Il servizio del nostro inviato alla Farnesina, Giancarlo
La Vella:
Per un commento
sugli esiti del vertice di Roma, il parere del giornalista libanese Camille Eid,
del quotidiano “Avvenire”, intervistato da Stefano Leszczynski
Ma quale novità
ha portato il vertice di Roma nei tentativi di mediazione condotti dalla comunità
internazionale? Giancarlo La Vella lo ha chiesto, alla fine dell’incontro della Farnesina,
ad Antonio Ferrari, inviato speciale ed esperto di Medio Oriente del Corriere della
Sera: