"Dopo i corridoi umanitari, la tregua". Questo l'auspicio del Papa a Les Combes sulla
crisi libanese. Con noi, il vescovo di Aosta, Anfossi
(22 luglio 2006 - RV) “Penso che sia già un fatto positivo l’apertura di un corridoio
umanitario. Speriamo che segua subito la tregua”. Così ieri Benedetto XVI, che ancora
una volta durante la sua vacanza in Valle d’Aosta, è tornato a rivolgere il pensiero
al conflitto in Israele e Libano. Ed ai giornalisti, incontrati dopo una breve escursione
montana fuori Les Combes, ha affidato i suoi auspici sugli effetti della Giornata
di Preghiera indetta per domani, per chiedere a Dio il dono della pace. Ad ascoltare
le parole del Papa c’era anche l’inviato di Avvenire a Les Combes, Salvatore Mazza,
raggiunto telefonicamente da Alessandro Gisotti:
E la Giornata
di preghiera e di penitenza, voluta dal Papa, verrà vissuta in modo particolare dai
fedeli della Valle d’Aosta che, a migliaia, si recheranno domani al pianoro di Les
Combes per la recita dell’Angelus del Santo Padre. Sull’attesa di questo momento forte
per la Chiesa valdostana, Alessandro Gisotti ha intervistato il vescovo di Aosta,
Giuseppe Anfossi: