2006-07-19 08:13:15

L'impegno internazionale per far fronte alla crisi libanese


(19 luglio 2006 - RV) Il consiglio di Sicurezza dell’Onu dovrà presentare un pacchetto di proposte per arrivare al più presto ad un cessate-il-fuoco; poi si potrà pensare alla forze di pace da dispiegare nell’area. A Bruxelles, per partecipare alla Conferenza internazionale sul Darfur, il segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan è tornato ancora una volta a mostrare la sua preoccupazione per quanto sta avvenendo in Medio Oriente. Il servizio da Bruxelles:RealAudioMP3


E ieri la missione Onu a Gerusalemme ha avanzato proposte concrete per far fronte alla crescente crisi israelo-libanese. Da parte sua, il premier dello Stato ebraico, Olmert, rilancia la linea dura contro gli hezbollah e i Paesi che starebbero appoggiando la guerriglia sciita filoiraniana. Ci riferisce Graziano Motta:RealAudioMP3


Al lavoro anche la diplomazia europea. Javier Solana, nel giro di pochi giorni, è per la seconda volta in Medio Oriente. L’Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue riparte questa sera per un viaggio in Israele, nei Territori palestinesi e in Egitto. In programma un incontro con il premier israeliano Ehud Olmert e il presidente dell’Anp, Abu Mazen.

Preoccupazione anche per la situazione al sud di Israele dove le tensioni con i miliziani palestinesi non accenna a diminuire. Dalla Striscia di Gaza sono continuati i lanci di missili della guerriglia palestinese di Hamas sulle città israeliane di Sderot e Askelon. Scontri a fuoco sono stati segnalati nel campo profughi di Mughazi, nel centro di Gaza. Il bilancio complessivo parla di almeno 5 palestinesi uccisi e numerosi feriti anche tra i soldati israeliani.








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