Escalation di violenza in Medio Oriente. Continuano i raid israeliani sul Libano
(15 luglio 2006 - RV) Situazione drammatica in Libano, dove in tre giorni di bombardamenti
israeliani si contano oltre 60 morti. Colpite, inoltre, le più importanti infrastrutture
del Paese: aeroporti, depositi di carburante, ponti, strade e centrali elettriche.
Il leader di Hezbollah, lo sceicco Nasrallah è apparso in televisione, rendendo onore
ai ''martiri'' caduti nei combattimenti con Israele e ha affermato che ''il confronto
non è più per lo scambio di prigionieri”. Una buona notizia, infine, proprio i soldati
sequestrati sarebbero in buone condizioni di salute. Barbara Schiavulli: 00:00:52:94
A questo punto del conflitto quali scenari si aprono? Giancarlo La Vella
lo ha chiesto ad Antonio Ferrari, inviato speciale del Corriere della Sera, esperto
dell’area mediorientale: 00:03:11:50
Numerose le reazioni
internazionali. Quasi tutti i Paesi chiedono ad Israele di fermare la violenza, ma
l’unione europea seppure unita nel giudicare sproporzionato l’uso della forza di Israele,
mostra divisioni sul modo di agire. Bruxelles rimanderà probabilmente ogni decisione
a lunedì, anche per quanto riguarda gli aiuti ai palestinesi ormai stremati dal blocco
israeliano. A tal riguardo il capo della diplomazia europea Solana oggi sarà nella
regione mediorientale. Posizioni durissime quelle di Damasco e Teheran, sia il presidente
siriano Assad che quello iraniano Ahmadinejad hanno ammonito Israele a non rivolgersi
contro Siria e Iran.