KAZAKISTAN: APERTA PROSSIMAMENTE COMUNITA’ DI FRANCESCANI CONVENTUALI
TASHKENT - I Frati Minori Conventuali si stanno preparando ad aprire, l’anno
prossimo, una comunità in Kazakistan su invito del Presidente Nursultan Nazarbaev
e della Chiesa locale. La comunità sorgerà nella capitale Astana e la sua apertura
è prevista tra maggio e giugno 2007. Ne faranno parte quattro francescani: un indiano,
un italiano un polacco e un kazako. Due di essi, l’italiano padre Roberto Brandinelli
e il polacco padre Andrzej Kulczycky, hanno già iniziato a lavorare nel vicino Uzbekistan
per imparare la lingua e familarizzarsi con la cultura e il mondo islamico, dal momento
che il Kazakistan è in maggioranza musulmano. I quattro francescani si occuperanno
essenzialmente di iniziative di carattere interreligioso. In particolare - ha spiegato
all’agenzia Ucan l’arcivescovo di Astana Tomasz Peta, presidente della Conferenza
episcopale del Kazakistan - dirigeranno un nuovo centro culturale e interreligioso
intitolato a Giovanni Paolo II che dovrebbe essere inaugurato in occasione del secondo
Congresso mondiale delle religioni tradizionali, previsto ad Astana dal 23 al 24 settembre.
La decisione di aprire la comunità francescana è scaturita da un invito rivolto dal
presidente Nazarbaev al Superiore generale dei Frati Minori conventuali padre Joachim
Giermek in occasione del primo Congresso interreligioso mondiale convocato nella capitale
kazaka nel settembre 2003. La proposta era stata successivamente discussa e avallata
da mons. Tomasz Peta. La Chiesa cattolica in Kazakistan conta oggi circa 250mila
fedeli distribuiti in un’arcidiocesi, due diocesi e un’amminitrazione apostolica,
su una popolazione di oltre 15 milioni di abitanti, di cui il 60 per cento musulmani.
I rapporti della Chiesa locale con la maggioranza musulmana, ma anche con la comunità
ortodossa (il 30 per cento della popolazione) , sono nell’insieme buoni, anche grazie
al clima di dialogo incoraggiato da Nazarbaev. (Ucan – ZENGARINI)