2006-07-05 17:47:56

ROMANIA: VERSO DANNI IRREPARABILI ALLA CATTEDRALE DI BUCAREST


BUCAREST, 5 lug. 06 - Scioperi della fame, azioni pacifiche di protesta, lettere alle autorità, interventi dal Vaticano, degli ortodossi e degli ebrei romeni: a nulla sono servite finora (da aprile ad oggi) le denuncie per salvare la cattedrale cattolica San Giuseppe di Bucarest, in pericolo di crollo per la costruzione in corso, a meno di dieci metri di distanza, di un enorme edificio di 75 metri di altezza (19 piani in superficie e 4 livelli sotterranei) denominato "Cathedral Plaza" su un terreno instabile, con falda freatica superficiale. "Vivo accanto ai cattolici della Romania un sentimento di profonda tristezza e impotenza di fronte all'indifferenza delle autorità romene rimaste impassibili alle innumerevoli memorie e proteste contro l'illegale costruzione che mette in grave pericolo l'incolumità e la dignità del luogo sacro e impedisce lo svolgimento normale delle funzioni religiose”. Lo ha dichiarato ieri l'arcivescovo di Bucarest Ioan Robu. “Autorizzando la costruzione dell'enorme edificio – aggiunge mons. Robu - le autorità hanno inferto un grave colpo alla chiesa cattolica romena, della quale i fedeli sentono i loro diritti violati ed i loro valori calpestati". "Autorizzando una costruzione gigantesca nei pressi della cattedrale - spiega l'arcidiocesi di Bucarest -, la legge romena 422/2001 per la protezione dei monumenti storici è palesemente violata; inoltre nel modo irregolare e difettoso con cui si svolgono i lavori, altre 24 leggi romene sono parzialmente o totalmente violate". In più nell’autorizzazione di costruzione non è specificato “chi sarà responsabile per qualunque danno provocato alla cattedrale”, vale a dire che, “l’unico responsabile per la riparazione”, secondo la legge romena, sarà il suo proprietario. La comunità cattolica ritiene che “la maniera indifferente e irriverente" in cui le autorità si comportano, rivela "una evidente intenzionalità anticattolica come nei peggiori regimi totalitari".
(Sir – MANCINI)








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