FILIPPINE: LA CHIESA FESTEGGIA L’ABOLIZIONE DELLA PENA DI MORTE
MANILA, 4 lug ’06 – Gli oppositori della pena di morte nelle Filippine hanno
voluto festeggiare la sua abolizione, promulgata il 25 giugno dal Presidente Gloria
Macapagal Arroyo, con una “messa solenne per la vita” celebrata nei giorni scorsi
nella capitale Manila. A presiedere la celebrazione è stato mons. Francisco San Diego,
vice-presidente della Commissione episcopale la pastorale carceraria. Presenti anche
diversi parlamentari fra cui il repubblicano Edcel Lagman, principale promotore dell’inziativa
legislativa. “Le nostre ferite – ha detto il presule durante la sua omelia – sono
state guarite dall’abolizione della pena di morte. Uccidere va contro l’insegnamento
e la testimonianza di Gesù Cristo e nessuno ha il diritto di appropriarsi del dono
della vita, dato all’uomo da Dio”. “Il Paese – ha continuato – ha fatto il passo più
importante per trasformare la sua giustizia da arma di morte ad arma di guarigione.
Solo Dio ha il diritto di riprendersi la vita di un uomo”. Il vescovo ha poi voluto
ricordare a tutti i fedeli la situazione delle carceri: “Fino ad ora il nostro scopo
è stato far annullare la pena di morte, ma spero che rimarremo uniti anche nel voler
aiutare coloro che sono in galera, che hanno bisogno di un nuovo modo di vivere la
vita”. Nel Paese ci sono più di mille i condannati a morte, tra i quali almeno
undici terroristi collegati ad al-Qaeda. Con l’entrata in vigore della legge, la pena
capitale è stata commutata in ergastolo. Il governo filippino ha giustiziato sette
persone fra il 1999 ed il 2000, ma dalla moratoria decisa in occasione Giubileo del
2000 non ci sono state più esecuzioni. (Asianews – ZENGARINI)