Messaggio del Papa per il 50° anniversario della rivolta operaia anticomunista di
Poznan
(29 giugno 2006 - RV) Il Papa ha inviato ieri un messaggio per le celebrazioni in
Polonia del 50° anniversario della rivolta operaia di Poznan, prima insurrezione antistalinista
in un Paese del blocco sovietico di quel tempo. Il 28 giugno del 1956, 100.000 operai
scesero per le strade della città chiedendo ''pane e liberta'''. La rivolta fu repressa
nel sangue dal regime: 58 dimostranti furono uccisi, 700 gli arrestati. Alla cerimonia
commemorativa, che si è svolta nel Palazzo del municipio di Poznan, hanno partecipato
i presidenti di Polonia, Germania, Ungheria, Repubblica Ceca e Repubblica Slovacca.
Il messaggio del Papa è stato letto dall'arcivescovo Stanislaw Gadecki, metropolita
di Poznan.
Benedetto XVI ricorda che la protesta pacifica della città polacca
“contro il terrore e la menzogna” del sistema stalinista si trasformò “spontaneamente”
in una insurrezione generale quando le forze dell’esercito e della polizia iniziarono
a sparare contro i dimostranti. Il Papa afferma che “il sangue versato sulle strade
di Poznan non solo dagli operai, ma anche dalle donne, dagli studenti e dai bambini,
non è stato vano. Anzi e' stata la semina della liberta' il cui frutto e' stato
anni dopo la caduta del sistema stalinista e la piena sovranita' alla Nazione''.
Benedetto XVI auspica infine che “la memoria degli eroi dell’Insurrezione di Poznan
ispiri tutti i polacchi a costruire” la società “sugli eterni valori cristiani,
sulla verità e un’autentica giustizia”.