COREA: CATTOLICI IN AUMENTO, MA MENO PRATICANTI SECONDO LE ULTIME STATISTICHE
SEOUL, 28 giu ’06 - Continua a crescere il numero dei cattolici in Corea del
Sud. Secondo le ultime statistiche diffuse il 12 giugno dalla Conferenza episcopale
(Cbck), nel 2005 i battezzati sono aumentati del 2,9 per cento rispetto all’anno precendente.
Oggi i cattolici in Corea del Sud sono più di 4 milioni e 600mila pari al 9,5 per
cento ddella popolazione. La crescita è confermata dall’Ufficio statistico nazionale,
anche se con qualche discrepanza rispetto ai dati della Chiesa locale a causa di diversi
criteri di calcolo. Essa, ha commentato il segretario della Conferenza episcopale
don Peter Pai Young-so, dimostra che il “cattolicesimo ha conquistato la fiducia dei
coreani” e va attribuita al “contributo della Chiesa alla democratizzazione del paese,
alla sua apertura e tolleranza verso altre religioni e all’affidabilità del clero
cattolico”. Non mancano tuttavia ombre che continuano a preoccupare l’Episcopato locale:
per il decimo anno consecutivo, infatti, è aumentato il numero dei cattolici non praticanti,
che costituiscono attualmente il 36,4 per cento dei battezzati. La Conferenza episcopale
coreana considera non praticanti quei cattolici che non si sono accostati al Sacramento
della penitenza a Pasqua o Natale per tre anni consecutivi. Il dato, ha spiegato don
Pai, evidenzia l’urgenza di un “rinnovato approccio pastorale” da parte della Chiesa
locale e di un maggiore coordinamento in questo ambito tra le diocesi. Lo conferma
anche la riduzione del numero dei seminaristi registrata in questi ultimi cinque anni
e che si rifletterà in futuro sul numero dei sacerdoti. La Chiesa coreana conta
attualmente 30 vescovi e 3.837 sacerdoti. Il numero delle religiose è di 9,676 ,
mentre quello dei religiosi è di 1.407. (Ucan – ZENGARINI)