PERU’: METTERE DA PARTE DIVISIONI PER COSTRUIRE UN NUOVO FUTURO: COSI’ I VESCOVI PERUVIANI
SU RECENTI ELEZIONI PRESIDENZIALI
LIMA, 27 giu 06 - “E’ ora di fronte a noi l’impegno e la sfida di costruire
il futuro, di cercare il bene comune, di servire responsabilmente le nostre maggioranze
emarginate, di costruire con generosità, di coltivare la sana tolleranza e di cercare
un dialogo fecondo di tutte le forze politiche e sociali. Devono rimanere in secondo
piano le divisioni, i confronti e tutto quello che pregiudichi la ricerca dell'intesa
comune". E’ l'appello contenuto in un comunicato del Consiglio Permanente della
Conferenza episcopale peruviana sui risultati delle recenti elezioni presidenziali
che hanno dato la vittoria all’ex presidente Alan Garcia. Nel comunicato, intitolato
"Disposti a dare risposta alla Speranza", i vescovi si congratulano in quanto la democrazia
del Paese “si va fortificando” e allo stesso tempo chiedono a tutti i cittadini di
concentrare "i loro sforzi sullo sviluppo e la promozione della persona umana". I
presuli ricordano quindi una serie di punti fermi in questo momento decisivo per il
paese: "fortificare la nostra convivenza sociale in base al rispetto della giustizia;
impegnarsi inequivocabilmente per la pace, la difesa della vita, il rispetto dei diritti
umani e la lotta contro tutto quello che colpisca le Istituzioni democratiche”. Chiedono
poi a tutti i partiti politici e a tutti i gruppi sociali di unire i loro sforzi a
beneficio dei "più bisognosi del Perù per generare così una speranza autentica". "L'esclusione
dai benefici economici di molti nostri fratelli esige una soluzione giusta nella lotta
contro la povertà, al fine di garantire la giustizia sociale, oltre a condizioni degne
di vita" si legge nel comunicato. “Ci si presenta una strada ardua e difficile – conclude
il comunicato - ma dobbiamo guardare verso il futuro con ottimismo, fidandoci dell’impegno
e delle capacità dello spirito umano per lavorare per l'unità, per aiutare e dirigere
al nostro paese verso il progresso ed il benessere". Garcia è tornato al potere
dopo che il suo governo, negli anni Ottanta, era finito in disastro economico, tra
rivolte dei ribelli ed accuse di violazioni dei diritti umani. L'esito delle elezioni
è stato un duro colpo per il presidente venezuelano Hugo Chavez, che aveva appoggiato
il leader populista nazionalista Ollanta Humala. (Comunicato – ZENGARINI)