(23 giugno 2006 - RV) Oggi, nella Solennità del Sacro Cuore di Gesù, si celebra la
Giornata della santificazione del clero. Un appuntamento voluto da Giovanni Paolo
II nel 1995. Il tema di quest’anno è tratto dalle parole di Gesù ai suoi discepoli:
“Vi ho chiamati amici”. Ma qual è il senso di questa Giornata? Giovanni Peduto lo
ha chiesto al segretario della Congregazione per il Clero, l’arcivescovo Csaba Ternyiàk:
************ R.
- La santificazione è un’esigenza avvertita in modo speciale non solo dallo stesso
Presbitero, ma anche da parte dei fedeli che cercano in lui l'amico e l’uomo di Dio.
Pertanto insieme con la comunità si ritrova a pregare per la santificazione di colui
che come alter Christus è chiamato ad essere modello e maestro di santità. È una giornata
che offre anche l’occasione alle comunità di pregare per le vocazioni, chiedendo «al
Padrone della messe perché mandi operai nella sua messe». A tale scopo la Congregazione
per il Clero ogni anno propone un tema di riflessione e prepara un sussidio.
D.
- Che cosa significa l’amicizia nella vita del sacerdote?
R. - L’amicizia
è presente in tre livelli nella nostra vita sacerdotale: con Dio, con i confratelli
e con i fedeli. Innanzitutto è fondamentale l’amicizia con Dio, come già nella vita
di Abramo che era chiamato l’amico di Dio. Gesù poi chiama i suoi, non più servi ma
amici. A loro non nasconde nulla, ma rivela tutte le cose del Padre, perché fra i
veri amici non esistono segreti. E per questo il motto della giornata: “Vi ho chiamato
amici”. La sua amicizia è un’amore di benevolenza. Importante è poi l’amicizia fra
gli stessi sacerdoti che è vissuta particolarmente nel presbiterio. Condividere le
stesse gioie, preoccupazioni nel campo dell’apostolato e nel rapporto umano. Le vere
amicizie sacerdotali costituiscono un mezzo spirituale per vivere serenamente anche
il celibato. Amicizie poi che nascono nel campo dell’apostolato con i fedeli, che
significa apertura e accoglienza verso tutti, sull’esempio di Gesù, sempre disponibile,
premuroso ed accogliente per introdurci nella vita di Dio. ************