(17 giugno 2006 - RV) Elezioni parlamentari oggi in Slovacchia. Gli aventi diritto,
tra i 5 milioni e mezzo di cittadini, dovranno assegnare i 150 seggi del Parlamento.
I sondaggi danno in testa l’opposizione, guidata dal partito social-democratico, ma,
chiunque vinca, appare difficile per il Paese, che è tra i nuovi dieci entrati nell’Unione
Europea, la formazione di una coalizione di governo compatta. Quale il significato
di queste consultazioni? Giancarlo La Vella lo ha chiesto a mons. Màrian Gàvenda,
portavoce della Conferenza episcopale slovacca e direttore della radio cattolica nazionale: