(9 giugno 2006 - RV) In Iraq. L’esame del DNA ha fugato gli ultimi dubbi circa la
morte del terrorista giordano Al Zarqawi. Il cadavere rinvenuto è proprio quello del
leader di Al Qaida nel paese del Golfo. Lo ha reso noto il nuovo ministro della Difesa
iracheno. Intanto, il premier Al Maliki ha imposto il divieto di circolazione a Baghdad
e a Baquba dalle 11.00 alle 17.00 locali, per scongiurare il rischio di rappresaglie.
La notizia della morte di Al Zarqawi è stata commentata dal presidente americano G.
Bush e dal premier britannico Tony Blair con soddisfazione ma anche con una certa
prudenza. Un nuovo approccio, dunque, nella comunicazione istituzionale della coalizione
internazionale presente in Iraq? Salvatore Sabatino lo ha chiesto a Lorenzo Cremonesi,
inviato speciale del Corriere della Sera: