(09 giugno 2006 - RV) E’ stato colpito nel suo rifugio in un palmeto ad una cinquantina
di chilometri da Baghdad, nel corso di un raid aereo americano, il numero uno di Al
Qaida in Iraq, il terrorista giordano Al Zarqawi. La sua morte è stata confermata
dalla stessa Al Qaida che ha già annunciato il suo successore. Il raid è avvenuto
mercoledì scorso ma la notizia è giunta solo ieri nel giorno in cui il premier Al
Maliki completava la lista dei ministri del suo governo con la nomina di uno sciita
agli interni e di un sunnita alla difesa.Il servizio di Barbara Schiavulli:
Ma qual è
la storia personale di Al Zarqawi, e quale il contesto in cui si è formato? Salvatore
Sabatino lo ha chiesto a Loretta Napoleoni, autrice del libro “Al Zarqawi, storia
e mito di un proletario giordano”. Ascoltiamo:
Ma quanto
può influire l’uccisione di Al Zarqawi nelle azioni della guerriglia irachena? Giada
Aquilino lo ha chiesto a Guido Olimpio, esperto di terrorismo del Corriere della Sera:
E anche il governo
italiano esprime compiacimento per l’uccisione di Al Zarkawi. Un fatto che secondo
il ministro della difesa Parisi, contribuisce in maniera significativa, alla lotta
al terrorismo internazionale. Questa mattina intanto a Roma, nella Basilica di san
Paolo, i funerali di Stato del caporalmaggiore ucciso a Nassiriya. Il servizio di
Giampiero Guadagni: