ROMA, 6 giu. 06 - “Un volo verso le braccia di Dio condotto per le mani di Maria”
e “non una caduta nel vuoto”. Così mons. Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina,
ricorda la morte di padre Claudio Maria Rossi, gesuita della Cappella dell'Università
La Sapienza di Roma. Il religioso, come è noto, è morto cadendo in un pozzo davanti
agli occhi della mamma, il 31 maggio scorso, presso la casa di famiglia a Palestrina.
“Non c'è stata nessuna caduta nel vuoto quella sera – scrive mons. Sigalini in una
lettera indirizzata alla madre del religioso in occasione dei funerali celebrati ieri
presso la cappella dell'ateneo romano - cancella dalla vista quei momenti impossibili
e vedila come una ascesa, un volo verso le braccia di Dio condotto per le mani di
Maria. Padre Claudio era tutto per te. Lo è oggi ancora di più”. “Facciamo fatica
– prosegue il vescovo - a leggere i voleri di Dio, a vedere come Lui scrive nelle
nostre storie il suo amore, come è costretto dalla nostra cecità a riorientare la
vita verso il bene massimo per noi. Una parola non vogliamo assolutamente mai dire:
destino. Vogliamo solo con delicatezza, con estrema consapevolezza di essere impari
di fronte alla ricerca di ragioni, affidarci alla bontà di Dio, ai suoi disegni che
sanno scrivere sempre sulle nostre righe impossibili il suo amore”. Nel pomeriggio
di giovedì prossimo, presso la Chiesa di S. Maria Assunta di Cave, mons. Sigalini
presiederà la concelebrazione nell'ottavario dalla morte. (Sir – MANCINI)