Benedetto XVI: proclamare la verità dell'amore evangelico con chiarezza e senza timori
(01 giugno 2006 - RV) Occorre proclamare a tutti “con vigore e chiarezza” la verità
dell’amore evangelico, “senza timori e reticenze, mai cedendo ai condizionamenti del
mondo”. E’ quanto ha detto oggi il Papa ricevendo in Vaticano i partecipanti alla
riunione del Consiglio ordinario della segreteria generale del Sinodo dei Vescovi,
guidati dall’arcivescovo Nikola Eterović. Ce ne parla Sergio Centofanti.
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può essere taciuta la verità dell’Amore, perché è l'essenza stessa di Dio” – afferma
il Papa - Predicarla sui tetti” è non solo un servizio di amore “ma messaggio necessario
per l'uomo di ogni tempo”:
“La verità dell’amore evangelico interessa ogni
uomo e tutto l'uomo, ed impegna il pastore a proclamarla senza timori e reticenze,
mai cedendo ai condizionamenti del mondo”.
E questo va fatto – sottolinea
il Papa citando San Paolo – “opportune, importune”, cioè “in ogni occasione opportuna
e non opportuna”:
“In un tempo come il nostro, segnato dal crescente fenomeno
della globalizzazione, si rende sempre più necessario far giungere con vigore e chiarezza
a tutti la verità di Cristo e il suo Vangelo di salvezza. I campi nei quali proclamare
e testimoniare con amore la verità sono innumerevoli; tanta gente ne è assetata e
non può essere lasciata languire in cerca di cibo. Questa è la nostra missione, venerati
e cari Fratelli!”
Benedetto XVI ricorda il Sinodo sull’Eucaristia dell’anno
scorso, per il quale il Consiglio ordinario sta raccogliendo le proposte emerse dall’Assemblea
sinodale da consegnare al Papa in vista della sua Esortazione Apostolica postsinodale.
Un testo atteso da tutta la Chiesa, che – ha detto a braccio il Papa – vuole aiutare
il Popolo di Dio “a crescere nella verità, e soprattutto far conoscere il mistero
dell’Eucaristia e invitare ad una intensa vita eucaristica”. Nell’occasione il Pontefice
pone “ancora una volta in luce l'importanza della carità nell’attività dei Pastori
della Chiesa” impegnati “nella cura del gregge che – precisa – non appartiene a noi
ma al Signore. In adempimento del suo mandato – afferma il Papa – noi cerchiamo di
proteggere il gregge, di nutrirlo e condurlo a Lui, il vero Buon Pastore che desidera
la salvezza di tutti”:
“Nutrire il gregge del Signore è pertanto ministero
d'amore vigile, che esige totale dedizione fino all’esaurimento delle forze e, se
necessario, al sacrificio della vita. E’ soprattutto l’Eucaristia la sorgente e il
segreto dell’impulso permanente della nostra missione. In realtà, il Vescovo configura
nella sua esistenza ecclesiale l'immagine di Cristo che ci nutre con la sua carne
e il suo sangue. Dall’Eucaristia il Pastore trae vigore per esercitare quella particolare
carità pastorale che consiste nel dispensare al popolo cristiano il cibo della verità”.
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