L'attesa per l'incontro dei movimenti ecclesiali con il Papa a Pentecoste: nostre
interviste con responsabili ed esponenti dei vari organismi
(30 maggio 2006 - RV) Cresce l’attesa tra i movimenti ecclesiali e le nuove comunità
per l’incontro con Benedetto XVI alla vigilia di Pentecoste, il 3 giugno prossimo
in Piazza San Pietro. Un incontro che avviene 8 anni dopo il grande raduno dei movimenti
del maggio 1998, voluto da Giovanni Paolo II. Un comunicato del Pontificio Consiglio
per i laici sottolinea come, già da cardinale, Joseph Ratzinger abbia riconosciuto
l’azione dello Spirito che, attraverso queste nuove forme di aggregazione laicale,
ha permesso a tanti fedeli di rivivere la gioia della giovinezza della Chiesa. Ma
come si stanno preparando i protagonisti di questo evento? Iniziamo oggi, con Salvatore
Martinez, coordinatore nazionale del Rinnovamento nello Spirito, una serie di interviste
con i rappresentanti dei principali movimenti. L’intervista è di Alessandro Gisotti:
“La bellezza
di essere cristiani e la gioia di comunicarlo” è il tema del II Congresso mondiale
dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità, convocato a Rocca di Papa dal 31
maggio al 2 giugno. Il simposio precederà il grande incontro in Piazza San Pietro
con Benedetto XVI, il 3 giugno prossimo, Veglia di Pentecoste. L’evento avviene 8
anni dopo il raduno dei movimenti voluto da Giovanni Paolo II. Proprio da quell’indimenticabile
esperienza ecclesiale muove il ragionamento del prof. Andrea Riccardi, fondatore della
Comunità di Sant’Egidio, intervistato da Alessandro Gisotti:
Tra i movimenti
ecclesiali che saranno in Piazza S. Pietro con il Papa a Pentecoste vi è anche la
Comunità Missionaria di Villaregia. Per sapere come è nata e con quale spirito Giovanni
Peduto ha intervistato i fondatori padre Luigi Prandin e Maria Luigia Corona. Risponde
per primo padre Prandin:
In questo
spazio dedicato alla presentazione di alcuni dei movimenti ecclesiali o comunità che
sabato e domenica prossimi si incontreranno in Piazza San Pietro con Benedetto XVI,
proponiamo una riflessione sulla realtà stessa dei movimenti. Per capire cosa rappresentano
nella Chiesa e per la chiesa, Emanuela Campanile ha intervistato il teologo mons.
Bruno Forte, vescovo di Chieti Vasto:
Reinserire
le persone affette da handicap mentali in una nuova famiglia, “una comunità con relazioni
amichevoli e stabili”. Ha questo desiderio nel cuore Jean Vanier quando nel 1964 si
stabilisce con due disabili mentali nella casa di un piccolo villaggio francese, a
nord di Parigi. Nasce così la Comunità dell’Arca che, in oltre 40 anni di impegno,
ha riprodotto questo esempio di solidarietà in 30 nazioni e 110 comunità. La Comunità
dell’Arca è una delle realtà ecclesiali che saranno in Piazza San Pietro con il Papa
per il grande incontro nella veglia di Pentecoste. ONe parliamo con Luisa Rossi, direttrice
della Comunità “Il Chicco”, realtà italiana che fa parte della Federazione internazionale
dell’Arca:
Tra le realtà
ecclesiali che saranno presenti all’incontro con Benedetto XVI c’è anche Comunione
e Liberazione, movimento ecclesiale fondato a Milano da don Luigi Giussani. Le
origini di CL, che oggi è presente in 70 Paesi di tutti i continenti, risalgono al
1954. Il carisma del movimento consiste nel richiamo a vivere nel presente l’esperienza
cristiana propria della Tradizione. Il movimento ha, dunque, lo scopo di proporre
la presenza di Cristo come unica vera risposta alle esigenze profonde della vita umana
di ogni tempo. Ma come si sta preparando Comunione e Liberazione a questo incontro
con il Papa? Alessandro Gisotti lo ha chiesto a don Julian Carrón, presidente della
Fraternità di Comunione e Liberazione: