2006-05-24 18:07:29

KENYA: INACCETTABILITA' DELLA FECONDAZIONE IN VITRO


NAIROBI, 24 mag. 06 - La fertilizzazione in vitro è una “procedura moralmente inaccettabile”. Lo hanno ribadito i vescovi del Kenya in un documento firmato da mons. John Njue, Presidente della Conferenza Episcopale del Kenya. “Nei giorni scorsi siamo stati informati della nascita dei primi bambini kenioti frutto della fecondazione in vitro – annota il documento -. Molte persone sono perplesse, e tra loro anche coppie senza figli, riguardo alla moralità di queste pratiche. Sentiamo, quindi, la necessità di rispondere e di informare tutti i cristiani e il popolo di Dio riguardo a tali questioni etiche”.

La soluzione dei bambini generati “in vitro” potrebbe sembrare risolvere le situazioni difficili di molte coppie che non hanno figli. “Comprendiamo – scrive mons. Njue - la sofferenza di queste coppie e la loro attesa di avere dei bambini. Sappiamo dei molti progress fatti nella scienza e nella medicina che usano trattamenti diversi in numero sempre maggiore per queste coppie. Effettivamente esistono molti trattamenti e procedure accettabili che salvaguardano i principi del rispetto della vita e della dignità della persona umana”. I Vescovi quindi elogiano i grandi progressi fatti, ma ribadiscono c! he è necessario avere una grande cautela verso i metodi che sono “moralmente inaccettabili”. La fertilizzazione in vitro comporta infatti diverse questioni. “Considerata da un punto di vista etico, questa procedura è moralmente non etica” sottolinea il documento, che poi illustra i motivi di questo giudizio, in quanto la pratica è in contrasto con l’ordine morale voluto da Dio. Attraverso la procedura della fecondazione in vitro, “la dignità di un bambino viene minata. E’ più un oggetto di manipolazione e qualcosa da possedere a tutti i costi… Ancora più grave è che per ottenere una nascita, molti altri devono perdere la loro vita. Abbiamo ripetutamente affermato – scrivono ancora i vescovi del Kenya -, che la vita comincia con il concepimento, e che la nuova vita, che è una persona, ha dei diritti”. La fecondazione in vitro, invece, lede anche la dignità della madre… si intromette nell’intimità della vita matrimoniale”.

Il documento dei vescovi del Kenya richiama anche l’insegnamento di Giovanni Paolo II su tale procedura moralmente inaccettabile, che comporta gravi implicazioni e nel quale sono in gioco valori essenziali non solo per i cristiani, ma per l’umanità.

“Sappiamo che molte coppie senza figli hanno coraggiosamente accettato la loro situazione e rivolto la loro maternità e la loro paternità alla società in modo encomiabile - conclude il documento -. Sappiamo anche che nonostante la pressione emotiva, molte coppie non sceglieranno il metodo della fertilizzazione in vitro. Siamo molto vicini a queste coppie e le esortiamo a ricorrere a pratiche moralmente accettabili di concepimento assistito o anche all’adozione”.
(Fides – MANCINI)








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