INDIA: SODDISFAZIONE DELLE MINORANZE CRISTIANE PER IL RINVIO DELLA LEGGE ANTI-CONVERSIONI
JAIPUR, 24 mag. ’06 - I leader cristiani nel Rajasthan hanno salutato con
soddisfazione la decisione del Governatore dello Stato, la signora Pratibha Patil,
di non firmare il controverso decreto anti-conversioni approvato il 7 aprile scorso
dal Parlamento locale. “Siamo contenti della decisione del Governatore. Da tempo cercavamo
di convincere le autorità sul carattere repressivo e vessatorio di questa proposta
di legge”, ha commentato, tra gli altri, il vescovo di Jaipur, mons. Oswald Gomis.
“Il provvedimento – ha aggiunto - era ingiusto e avrebbe potuto essere usato in qualsiasi
momento contro i cristiani” e le loro attività caritative tra i poveri e i tribali.
Come è noto, il decreto approvato dal governo locale del partito nazionalista Baratiya
Janata, nonostante l’opposizione del Partito del Congresso e anche di alcuni settori
della maggioranza, vieta le conversioni operate con l’inganno o con mezzi fraudolenti
e prevede pene pesanti per i colpevoli. Il Governatore ha sostanzialmente accolto
le argomentazioni delle minoranze religiose, tra cui anche quella musulmana, secondo
le quali esso viola la libertà religiosa garantita dalla Costittuzione indiana. Secondo
i media locali, il testo sarà comunque presto ripresentato con alcuni emendamenti.
Provvedimenti simili a quello proposto in Rajasthan sono in vigore negli Stati indiani
di Orissa, Madhya Pradesh, Gujarat, Uttar Pradesh, Arunachal Pradesh, Chhattisgarh. (Ucan
– ZENGARINI)