FILIPPINE: I VESCOVI INVITANO I FEDELI ALLA FIDUCIA
MANILA, 19 mag. ’06 - I vescovi delle Filippine hanno esortato i fedeli a riscoprire
e a mettere in pratica il Vangelo e gli insegnamenti sociali della Chiesa per costruire
“una civiltà dell’amore” che possa “curare il malessere spirituale” in cui vive oggi
il Paese. L’appello è risuonato durante la Santa Messa con cui è stato inaugurato,
la settimana scorsa a Manila, l’Anno nazionale delle questioni sociali indetto dalla
Conferenza episcopale per il 2006. L’iniziativa è stata decisa dall’ultima assemblea
plenaria a gennaio per stimolare i fedeli filippini a reagire all’attuale clima di
sfiducia generalizzata dopo i nuovi scandali che hanno coinvolto anche la Presidente
Arroyo. A presiedere la solenne celebrazione inaugurale in cattedrale c’erano il cardinale
arcivescovo di Manila Gaudencio Rosales, insieme a 11 vescovi. Tra questi il presidente
della Conferenza episcopale (Cbcp), mons. Angel Lagdameo, che nell’omelia ha espresso
la preoccupazione dell’Episcopato per “l’apatia, il cinismo e la sfiducia diffusa
tra tanti cittadini filippini” sulla situazione socio-economica e politica del Paese.
Un Paese, ha aggiunto, in cui “la grande povertà” e “le scandalose disuguaglianze
sociali” sono aggravate “dalle tensioni politiche, dalla corruzione morale e dal degrado
ambientale”. Proprio questa situazione - ha quindi spiegato - ha convinto la Chiesa
locale ad intensificare il suo impegno per la costruzione di “una civiltà dell’amore”
che possa curare questo “terribile disagio dello spirito”. Concetti espressi anche
nel messaggio pastorale diffuso per l’occasione e intitolato appunto “Costruire una
civiltà dell’amore: un’esortazione per l’Anno delle questioni sociali”. In esso i
vescovi invitano le parrocchie, le comunità ecclesiali, le scuole e le famiglie a
promuovere e a partecipare a programmi di formazione e spiritualità che possano ritemprare
gli spiriti partendo dalla riscoperta del Vangelo e degli insegnamenti della Chiesa. (Ucan
– ZENGARINI)