2006-05-13 15:59:20

Il Papa riceve il nuovo ambasciatore bulgaro


(13 maggio 2006 - RV) Un’Europa aperta al dialogo tra le religioni e alla solidarietà verso i Paesi poveri, che veda la Bulgaria agire come prossimo partner comunitario secondo la propria eredità cristiana. E’ l’auspicio per il Paese est-europeo espresso stamattina da Benedetto XVI, che ha ricevuto in udienza il nuovo ambasciatore bulgaro presso la Santa Sede, Valentin Vassilev Bozhilov, per la presentazione delle lettere credenziali. Ce ne parla Alessandro De Carolis. RealAudioMP3

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“DANS LE MONDE INCERTAIN ET TROUBLE QUI EST…
Nel mondo incerto e disturbato come il nostro, l'Europa può diventare testimone e messaggero del dialogo necessario tra le culture e le religioni. La storia del Vecchio continente, profondamente segnato dalle sue divisioni e le sue guerre fratricide ma anche dai suoi sforzi per superarli, invita a compiere questa missione, per rispondere alle aspettative di tanti uomini e donne che aspirano ancora, in molti Paesi del mondo, allo sviluppo, alla democrazia ed alla libertà religiosa”.


Somiglia quasi a un lungo appello il discorso di Benedetto XVI al nuovo ambasciatore della Bulgaria presso la Santa Sede. Europa come cerniera tra culture e religioni e come paladino della giustizia sociale, così come impongono alla coscienza del continente le sue antiche radici cristiane. Con uno sguardo attivo e solidale al Sud del mondo, ad esempio verso l’Africa:


“ET, PARCE QUE L’EUROPE NE PEUT SE REPLIER…
Affinché l’Europa non si ripieghi su se stessa, conviene che essa favorisca una migliore distribuzione della ricchezza nel mondo e che susciti un vero sviluppo dell’Africa, che possa correggere le ingiustizie e gli squilibri attuali tra il Nord e il Sud, fattori di tensione e di minaccia per la pace”.


In questo quadro, il Papa ha collocato in posizione di rilievo la Bulgaria, in vista del suo ingresso nell’Unione Europea, ma soprattutto – ha osservato – “in ragione della sua storia e della sua cultura” forgiata dalla predicazione cristiana dei Santi Cirillo e Metodio. La Bulgaria, ha proseguito Benedetto XVI, “è invitata a giovare un ruolo importante per contribuire a ridonare al nostro continente lo slancio spirituale che troppo spesso viene meno”. E qui, il Papa ha sollecitato attenzione verso i giovani e al loro “bisogno di valori spirituali e morali”, difficilmente coltivati – ha soggiunto – “in una società troppo spesso centrata sul consumo dei beni materiali e sulla ricerca individualistica del benessere”.


Nell’esortare ad una testimonianza cristiana viva e creativa mirata a “suscitare l’uomo europeo di domani”, il Papa ha concluso ricordando il continuo lavoro della Santa Sede in favore del dialogo internazionale e ringraziando il lavoro svolto da alcune strutture ecclesiali, come la Caritas, in favore “del bene comune” della Bulgaria, che ricorda, ha terminato Benedetto XVI, la “storica visita di Giovanni Paolo II”, nel 2002, ma anche la presenza di Angelo Roncalli, il futuro Giovanni XXIII, come “apprezzato” delegato apostolico, tra il 1925 e il 1934.
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