2006-05-13 15:52:24

Il cardinale Martino chiede un gesto di clemenza per i detenuti


(13 maggio 2006 - RV) “La chiesa italiana non ha perso la speranza che venga realizzato un atto di clemenza nei confronti dei detenuti”: lo ha affermato il presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, il cardinale Renato Raffaele Martino, visitando stamane il carcere San Benedetto di Arezzo. Il servizio di Paolo Scappucci. RealAudioMP3

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“Nella forma che l’autorità politica riterrà più opportuna, un atto di clemenza nei confronti dei reclusi - come auspicato da Giovanni Paolo II nel discorso al Parlamento italiano del novembre 2002 - resta una viva speranza per cui prega e si adopera la Chiesa italiana”: è quanto ha ripetuto il cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, visitando stamani, insieme al vescovo di Arezzo, il locale carcere di San Benedetto, nell’ambito delle manifestazioni in preparazione al Convegno della Chiesa italiana, che si terrà in ottobre a Verona. Di fronte alla dura realtà del carcere, in cui i diritti umani dei detenuti vengono spesso calpestati, il porporato ha definito come “intollerabile” che oltre alla pena della privazione della libertà si aggiungano abusi di ogni genere. “La reclusione – ha detto il cardinale Martino – come ogni esperienza umana negativa, non ci separa mai dall’amore di Dio e dalla dignità dell’uomo, per cui l’uomo non è mai irrimediabilmente segnato dal contesto in cui vive. I carcerati – ha aggiunto – sono nel carcere, ma non sono del carcere e lo sguardo deve andare sempre oltre”. Il cardinale Martino, citando il Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, ha concluso auspicando una giustizia riconciliatrice, capace di restaurare le relazioni di armonica convivenza spezzate dall’atto criminoso.
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