2006-05-11 13:49:49

Il Papa: solo il matrimonio tra un uomo e una donna si presenta come un autentico bene per l'umanità. Evitare la confusione con altri tipi di unioni


(11 maggio 2006 - RV) Solo il matrimonio tra un uomo e una donna, “esclusivo e definitivo”, corrisponde al modo di amare di Dio e si configura “come un autentico bene per l’umanità”.
E’ quanto ha detto Benedetto XVI ricevendo stamane, in Vaticano, i partecipanti al convegno promosso, in questi giorni a Roma, dal Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia, fondato 25 anni fa proprio da Papa Wojtyla.
Benedetto XVI ha sottolineato che si presenta “con una speciale urgenza”, oggi, “evitare la confusione con altri tipi di unioni basate su un amore debole”.
Ce ne parla Sergio Centofanti. RealAudioMP3



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Fra due giorni ricorre il 25° anniversario dell’attentato in Piazza San Pietro contro Giovanni Paolo II. Era il 13 maggio del 1981, memoria della Beata Vergine di Fatima. Quel giorno, Papa Wojtyla avrebbe dovuto dare due importanti annunci durante l’udienza generale per porre al centro dell’attenzione le sempre più emergenti questioni familiari: la nascita del Pontificio Consiglio per la Famiglia e del Pontificio Istituto per Studi su Matrimonio e Famiglia. L’attentato glielo impedì. Benedetto XVI ricorda con commozione quell’evento cui è legata la creazione, 25 anni fa, di questi due organismi pontifici. E rivolgendosi ai partecipanti al convegno promosso dall’Istituto ha messo in luce i due principali elementi che caratterizzano gli insegnamenti di Giovanni Paolo II sulla famiglia, che prendono spunto dalla “profetica e sempre attuale Enciclica” di Paolo VI, la Humanae vitae.


“Il primo elemento – ha detto - è che il matrimonio e la famiglia sono radicati nel nucleo più intimo della verità sull’uomo e sul suo destino. La Sacra Scrittura rivela che la vocazione all’amore fa parte di quell’autentica immagine di Dio che il Creatore ha voluto imprimere nella sua creatura, chiamandola a diventargli simile proprio nella misura in cui è aperta all’amore”:

“La differenza sessuale che connota il corpo dell’uomo e della donna non è dunque un semplice dato biologico, ma riveste un significato ben più profondo: esprime quella forma dell’amore con cui l’uomo e la donna, diventando una sola carne, possono realizzare un’autentica comunione di persone aperta alla trasmissione della vita e cooperano così con Dio alla generazione di nuovi esseri umani”.

Il secondo elemento che caratterizza la novità dell’insegnamento di Giovanni Paolo II sull’amore umano – ha aggiunto il Papa - è “il suo modo originale di leggere il piano di Dio proprio nella confluenza della rivelazione con l’esperienza umana. In Cristo infatti, pienezza della rivelazione d’amore del Padre, si manifesta anche la verità piena della vocazione all’amore dell’uomo, che può ritrovarsi compiutamente soltanto nel dono sincero di sé”. E Benedetto XVI ricorda che nella sua Enciclica, “Deus caritas est”, ha inteso sottolineare come proprio mediante l’amore si illumini “l’immagine cristiana di Dio e anche la conseguente immagine dell’uomo e del suo cammino”:


“In altre parole Dio si è servito della via dell’amore per rivelare il mistero della sua vita trinitaria. Inoltre, il rapporto stretto che esiste tra l’immagine di Dio Amore e l’amore umano ci permette di capire che all’immagine del Dio monoteistico corrisponde il matrimonio monogamico. Il matrimonio basato su un amore esclusivo e definitivo diventa l’icona del rapporto di Dio con il suo popolo e viceversa: il modo di amare di Dio diventa la misura dell’amore umano”.


L’amore umano è dunque “una via privilegiata che Dio ha scelto per rivelarsi all’uomo ed è in questo amore che lo chiama a una comunione nella vita trinitaria”. Si tratta di una impostazione – ha affermato Benedetto XVI - che “ci permette anche di superare una concezione privatistica dell’amore, oggi tanto diffusa”:


“L’autentico amore si trasforma in una luce che guida tutta la vita verso la sua pienezza, generando una società abitabile per l’uomo. La comunione di vita e di amore che è il matrimonio si configura così come un autentico bene per la società. Evitare la confusione con altri tipi di unioni basate su un amore debole si presenta oggi con una speciale urgenza. Solo la roccia dell’amore totale e irrevocabile tra uomo e donna è capace di fondare la costruzione di una società che diventi una casa per tutti gli uomini”.


Benedetto XVI invita l’Istituto, che ha differenti sedi nei cinque continenti, a mostrare “la ricchezza dell’unica verità” sulla famiglia e il matrimonio “nella pluralità delle culture”. Esorta infine “a guardare a Maria Santissima, la Madre del Bell’Amore”:

“L’amore redentore del Verbo incarnato deve convertirsi per ciascun matrimonio e in ciascuna famiglia in una sorgente di acqua viva in mezzo a un mondo assetato”.
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