2006-05-08 18:30:40

SRI LANKA: UNA CATENA DI ROSARI PER IMPLORARE LA FINE DELLE VIOLENZE E LA PACE NEL PAESE



COLOMBO, 10 mag ’06 - Una catena di rosari per implorare la cessazione di tutte le violenze e la pace in Sri Lanka messa nuovamente in forse dalla ripresa degli scontri tra le forze governative e i ribelli Tamil. A lanciare l’iniziativa nei giorni scorsi è stato l’arcivescovo di Colombo, mons. Oswald Gomis che, in un messaggio pubblicato sul settimanale cattolico locale “The Messenger”, ha esortato i fedeli alla preghiera e al digiuno in questo momento “critico e pericoloso” per il Paese, “in bilico tra un accordo di pace precario e la ripresa della guerra civile”. Le violenze hanno subito una nuova fiammata dopo l’attacco suicida al quartier generale della polizia nella capitale il 25 aprile attribuito ai ribelli tamil. All’attentato, che ha causato una decina di morti e 11 feriti, le forze governative hanno risposto con una serie di bombardamenti sulla parte nord-orientale dell’isola. “Solo con la pazienza e una fervente preghiera il terrorismo può essere sconfitto”, ha scritto mons. Gomis nel suo messaggio. Alla catena di rosari, che terminerà il 15 maggio, stanno aderendo migliaia di fedeli. Appelli alla ripresa dei negoziati e alla fine delle violenze sono stati rivolti nei giorni scorsi, oltre che dalla Conferenza episcopale, anche dalle altre Chiese cristiane in Sri Lanka.
Dal 1983 Esercito di liberazione dell’Eelam Tamil (Ltte) combatte per uno stato indipendente tamil nel nordest del Paese. Il 22 febbraio 2002 governo e Tigri hanno firmato un fragile cessate-il-fuoco più volte violato da entrambe le parti. Il conflitto ha ucciso oltre 80mila persone.
(Ucan – ZENGARINI)








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