Segno della presenza evangelizzatrice del Papa nel mondo: Benedetto XVI sottolinea
l’impegno delle Pontificie Opere Missionarie, ricevendo i responsabili
(08 maggio 2006 - RV) Una presenza che alimenta con il suo lavoro, condotto in ogni
angolo del pianeta, lo “spirito di missione universale”. E’ uno dei pregi delle Pontificie
Opere Missionarie (POM) messo in risalto da Benedetto XVI, che ha ricevuto questa
mattina i direttori generali di questa antica istituzione ecclesiale. L’Assemblea
generale che ha impegnato i responsabili delle POM ha permesso ai suoi dirigenti di
rilanciarne l’attività dopo l’approvazione del nuovo statuto. Il servizio di Alessandro
De Carolis:
********** C’è
un retaggio della Chiesa dei primissimi tempi nel lavoro svolto dalle Pontificie Opere
Missionarie (POM). Sin dal suo nascere, la prima comunità cristiana usava lo strumento
della colletta per sostenere i fratelli di fede. Dalla metà dell’Ottocento i quattro
rami che compongono le POM fanno lo stesso permettendo alle singole Chiese di nascere
e di consolidarsi. Benedetto XVI ha messo in risalto il filo rosso storico che nel
tempo ha racchiuso in un’unica istituzione, sotto l’egida del Papa, il lavoro missionario
svolto dalle Opere di Propagazione della fede, dall’Opera di San Pietro Apostolo,
dall’Opera della Santa Infanzia e dall’Unione Missionaria del Clero: le prime tre
di nascita francese e la quarta italiana.
Rilevando “il particolare legame”
delle Pontificie Opere Missionarie “con la Sede di Pietro”, Benedetto XVI ha anzitutto
preso in considerazione “l’intenso lavoro di aggiornamento” che ha permesso alle POM
di dotarsi di un nuovo Statuto. Quindi ha descritto l’importanza del servizio all’evangelizzazione
svolto dall’istituzione pontificia: un servizio, ha affermato Benedetto XVI, che risponde
a “un’urgenza pastorale sentita da tutte le Chiese locali”. Tutto il lavoro svolto
in questi decenni dai quattro rami delle POM, ha osservato il Papa, “ha suscitato
nel popolo cristiano un risveglio di fede e di amore”, unito a un grande desiderio
di annuncio:
“Cari amici delle Pontificie Opere Missionarie, grazie anche all’animazione
missionaria che voi svolgete nelle parrocchie e nelle Diocesi, la preghiera e il sostegno
concreto alle missioni sono oggi avvertiti come parte integrante della vita di ogni
cristiano. Come la Chiesa primitiva faceva giungere a Gerusalemme le “collette” raccolte
in Macedonia e in Acaia per i cristiani di quella Chiesa, così oggi un responsabile
spirito di condivisione e di comunione coinvolge i fedeli di ogni comunità nel sostegno
per le necessità delle terre missionarie e ciò costituisce un segno eloquente della
cattolicità della Chiesa”.
Benedetto XVI ha invitato i direttori nazionali
delle POM a promuovere ogni iniziativa con “armonia di intenti” e “unità di azione
evangelizzatrice”. Entrambe, ha soggiunto, crescono nella misura in cui ogni attività
ha come suo riferimento Dio che è Amore”:
“In tal modo ogni vostra azione,
cari amici, non sarà mai ridotta a mera efficienza organizzativa o legata a interessi
particolari di qualsiasi genere, ma sempre si rivelerà manifestazione dell’Amore divino.
La vostra provenienza dalle diverse Diocesi rende poi più palese che le Pontificie
Opere Missionarie, “pur essendo le Opere del Papa, lo sono anche dell'intero episcopato
e di tutto il popolo di Dio”. **********