PAKISTAN: COMMEMORATO A FAISALABAD MONS. JOHN JOSEPH NELL’8° ANNIVERSARIO DELLA SUA
MORTE
FAISALABAD, 10 mag. ’06 – Il vescovo John Joseph, suicidatosi nel 1998 per
protestare contro la legge sulla blasfemia in Pakistan, è stato ricordato sabato con
una solenne celebrazione eucaristica a Faisalabad, nell’ottavo anniversario della
sua tragica morte. La messa è stata concelebrata in cattedrale dall’attuale ordinario
di Faisalabad mons. Joseph Cutts e da mons. Andrew Francis, vescovo di Multan, insieme
a decine di sacerdoti. Alla cerimonia erano presenti anche i familiari del vescovo
defunto. Nell’omelia mons. Francis ha definito mons. Joseph “una voce perenne del
dialogo ecumenico ed interreligioso”, che ha “predicato le parole del Vangelo con
tutta la sua vita”. Dopo la messa, tutti si sono recati a benedire la tomba di mons.
Joseph che si trova nei pressi della cattedrale, versando petali di fiori sulla lapide.
Mons. Joseph si tolse la vita il 6 maggio 1998 davanti al tribunale di Sahiwal,
vicino a Faisalabad, dopo la condanna a morte di un giovane crsitiano ingiustamente
accusato di avere bestemmiato contro l'Islam. Il suo estremo sacrificio sollevò grande
emozione nel mondo, attirando l'attenzione dell'opinione pubblica sulla condizione
delle minoranze religiose in Pakistan e appunto sulla legge sulla blasfemia, indicata
dagli ambienti cristiani e dalle organizzazioni per i diritti umani come una delle
cause dell'odio tra i credenti delle diverse religioni. Introdotta nel 1986, la controversa
legge punisce anche con la morte coloro che sono accusati di offesa al profeta Maometto,
ma di fatto viene spesso abusata per vendette personali. Dal 1986 al 2004 sono state
notificate più di 4 mila denunce per blasfemia. Spesso gli accusati vengono uccisi
da estremisti islamici prima ancora di arrivare al processo. Minacce e uccisioni sono
dirette anche a giudici giudicati troppo equanimi. (AsiaNews – ZENGARINI)