Iraq: violenze a Baghdad e Kerbala. Emergenza anche in Afghanistan
(08 maggio 2006 - RV) In Iraq non si ferma l’escalation della violenza degli insorti
che anche ieri ha causato morti e decine di feriti a Baghdad e Kerbala, mentre le
truppe britanniche cercano di ristabilire la calma a Bassora. Il servizio di paolo
Mastrolilli:
Tra le tante
vittime in Iraq, se ne aggiunge una italiana. E' morto, infatti, appena rientrato
a Verona, il maresciallo dei carabinieri Enrico Frassanito, rimasto ferito nell'attentato
del 27 aprile scorso a Nassiriya. Nello stesso episodio, lo ricordiamo, persero la
vita tre militari italiani e uno rumeno. Intanto ieri sera sono giunte all’aeroporto
romano di Ciampino le salme del tenente Manuel Fiorito e del maresciallo Luca Polsinelli,
i due alpini morti nell'attacco di venerdì alle porte di Kabul, in Afghanistan.
E
mentre l’Italia piange i suoi caduti, in Afghanistan è sgomento per la nuova ondata
di attentati, messi a segno dai Talebani. Ma come percepisce la popolazione locale
questi continui attacchi nei confronti del contingente internazionale presente nel
Paese? Salvatore Sabatino lo ha chiesto al padre barnabita Giuseppe Moretti, superiore
della Missio Sui Iuris di Kabul:
Iraq ed Afghanistan,
dunque, continuano a vivere una situazione dura. Entrambi i Paesi stanno percorrendo
un difficile cammino verso la democrazia. Ma esiste una differenza sostanziale tra
le due realtà. Lo conferma, al microfono di Paolo Ondarza, Mons. Tommaso Valentinetti,
presidente di Pax Christi.
Oggi si incontrano
i leader delle tre fazioni per risolvere il problema della formazione del governo.
Sulla fattibilità di questa ipotesi Giancarlo La Vella ha intervistato l’inviato speciale
del Sole 24 Ore, Alberto Negri, esperto di Iraq. Ascoltiamo: