BUCAREST, 4 mag 06 - “Salvate la cattedrale di San Giuseppe!”: è l’appello che viene
dai cattolici di Bucarest, in Romania, che vedono minacciata la cattedrale, insieme
al palazzo vescovile e all’istituto SantaTeresa, dalla costruzione di un imponente
edificio di 19 piani (alto 75 metri) con quattro livelli sotterranei, che sarà intitolato
“Cathedral plaza”. L’arcidiocesi di Bucarest si è sempre opposta a questo progetto,
che considera “un grande colpo inferto alla Chiesa cattolica” per il “valore spirituale,
culturale e architettonico che la cattedrale rappresenta per la città, il Paese e
la comunità cattolica locale ed internazionale”. L'arcivescovo di Bucarest, mons.Ioan
Robu e mons. Cornel Damian, vescovo ausiliare di Bucarest, hanno scritto lettere aperte
per chiedere la sospensione dei lavori al Presidente della Romania, Traian Bãsescu,
al Parlamento, al Governo e alla Comune di Bucarest. Le autorità cattoliche e i fedeli
sono preoccupati perché temono che avvenga quanto accaduto nel 2000 ad una chiesa
armena: nelle vicinanze era iniziata la costruzione di un immenso edificio di acciaio
e vetro, le cui fondamenta (profonde 28 metri) hanno seriamente deteriorato la solidità
della chiesa, della casa parrocchiale e delle costruzione vicine. Nonostante esista
in Romania una legislazione che protegge i monumenti architettonici, il Ministero
della Cultura e del culto non é intervenuto sulla vicenda. L'arcivescovo di Bucarest,
oltre agli interventi ufficiali, ha chiesto di pregare per “salvare la cattedrale
di San Giuseppe”: il 26 aprile in tutte le chiese di Bucarest si è svolta un'ora di
adorazione eucaristica e il 27 aprile una giornata di digiuno ed astinenza. (Sir
- MANCINI)