ASIA/FILIPPINE: SETTIMANA TEOLOGICA DEDICATA ALL’EREDITA’ DEL CONCILIO VATICANO II
MANILA, 29 apr. ’06 - Riflettere sullo spirito del Concilio Vaticano II e
approfondire la conoscenza dei suoi documenti per contribuire al rinnovamento della
Chiesa in Asia. E’ l’invito con cui il Presidente della Conferenza episcopale filippina
(Cbcp) mons. Angel Lagdameo ha aperto nei giorni scorsi l’annuale Settimana Teologica
organizzata dall’Università domenicana di San Tommaso (Ust) di Manila. Promossa per
la prima volta nel 2000 con il patrocinio della Facoltà di Teologia della Ust, quest’anno
la conferenza è stata dedicata appunto al tema “Il Vaticano II, 40 anni dopo” e ha
visto la partecipazione un’ottantina tra sacerdoti, religiosi e religiose, seminaristi
e laici. Tra questi anche diversi studiosi dalla Cina, Vietnam, Indonesia e da diversi
Paesi europei. Nell’omelia della messa di apertura, mons. Lagdameo ha ricordato come
il tratto distintivo del Concilio sia stato il suo spirito autenticamente “ecumenico”
e come esso abbia portato una “nuova luce” alla Chiesa. Egli ha quindi esortato i
partecipanti ad approfondire i documenti conciliari per potere contribuire ad un autentico
“rinnovamento della Chiesa in Asia”. Nei loro interventi i relatori hanno parlato
delle novità più significative portate dal Concilio. Tra queste il padre verbita Edgar
Javier, professore all’Istituto per la Vita Consacrata in Asia della Ust (Icla) ha
ricordato in particolare la promozione del dialogo interreligioso, una delle missioni
più importanti della Chiesa oggi nel mondo. Il padre francescano Oscar Ante, docente
ospite dell’Icla, si è soffermato invece sulla liturgia e sulla nuova ”ecclesiologia
di comunione” del Vaticano II e sul profondo rinnovamento che essa ha portato nelle
parrocchie di tutto il mondo. Analogamente, lo storico domenicano Eladio Neira ha
rilevato come tra i principali lasciti del Concilio vi sia l’apertura della gerarchia
ai laici. Padre James Kroeger, presidente dell’Associazione dei missiologi cattolici
delle Filippine ha infine sottolineato il “notevole contributo” dato dalla Chiesa
filippina alla diffusione della conoscenza dei documenti conciliari in Asia, grazie
ai suoi numerosi istituti che accolgono studenti stranieri da tutto il continente.
(Ucan – ZENGARINI)