UZBEKISTAN: PRIMA MESSA CRISMALE SEGNO IMPORTANTE PER LA PICCOLA CHIESA CATTOLICA
UZBECA SECONDO AMMINISTRATORE APOSTOLICO MONS. MACULEWICZ
TASHKENT, 25 apr. 06 - La giovane Chiesa nell’Uzbekistan ha potuto celebrare la
scorsa settimana di Pasqua la sua prima Messa del Crisma. A benedire gli olii sacri
nella Chiesa del Sacro Cuore della capitale Tashkent è stato mons. Jerzy Maculewicz,
francescano polacco dal 26 giugno 2005 Amministratore apostolico dell’Uzbekistan.
Prima del suo insediamento quale primo vescovo del paese, dopo l’elevazione della
missio sui iuris in Uzbekistan al rango di Amministrazione apostolica, i sacerdoti
locali dovevano chiedere gli olii benedetti necessari per i sacramenti a vescovi di
altri Paesi. Per mons. Maculewicz la solenne celebrazione pasquale rappresenta un
ulteriore importante segno del consolidamento della presenza della Chiesa in Uzbekistan,
rinata dopo l’indipendenza dall’Unione Sovietica nel 1991. Una Chiesa molto piccola,
ma che, sia pure tra varie difficoltà, continua ad espandersi - ha spiegato all’agenzia
Ucan - come conferma, tra l’altro, la prossima creazione di due nuove parrocchie
che si aggiungerano alle cinque esistenti: Tashkent, Fergana, Bukhara, Urgench e Samarcanda.
Su una popolazione di circa 26 milioni di abitanti l'88 per cento dei quali musulmani,
i cattolici praticanti in Uzbekistan sono appena 500, assistiti da dieci sacerdoti
e due fratelli francescani polacchi e da diverse suore delle Missionarie della Carità.
La libertà religiosa, pur garantita dalla Costituzione, ha subito un duro colpo con
l’approvazione nel 1998 di una nuova legge sulla libertà di coscienza e sulle organizzazioni
religiose che è la più repressiva tra tutte quelle introdotte nell’ex Unione Sovietica.
Essa prevede infatti una forte limitazione delle attività missionarie, il divieto
dell’insegnamento religioso nella scuola elementare e secondaria e impone la censura
su qualsiasi tipo di materiale religioso importato. (Ucan – ZENGARINI)